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Sta per iniziare il 4° evento di massa di sbiancamento dei coralli

L’allarme della NOAA: tutto l’emisfero meridionale sta per essere toccato dal coral bleaching. Con le temperature attuali degli oceani, a livelli senza precedenti, si rischia di perdere ben più del 15% di barriere che erano state annientate durante l’ultimo evento analogo, tra 2014 e 2017

Sbiancamento coralli: siamo sull’orlo del 4° evento di massa
Foto di David Clode su Unsplash

Dalle barriere coralline dipendono il 25% delle specie marine esistenti

(Rinnovabili.it) – Le temperature degli oceani assolutamente anomale di questi mesi stanno per innescare un evento di sbiancamento dei coralli su una scala senza precedenti. Potrebbe coinvolgere l’intero emisfero australe e rivelarsi il peggior fenomeno di questo tipo, superando per intensità e impatto anche quello del 2014-2017. L’allarme arriva dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti, che tra le sue funzioni ha quella di monitorare lo stato di salute delle barriere coralline globali.

“Sembra che l’intero emisfero australe probabilmente subirà uno sbiancamento quest’anno”, spiega a Reuters Derek Manzello, coordinatore del Coral Reef Watch della NOAA. “Siamo letteralmente seduti sull’orlo del peggior evento di sbiancamento nella storia del pianeta”.

Sbiancamento coralli, sarà peggiore dell’evento del 2014-2017

Durante l’ultimo evento di massa di sbiancamento dei coralli, si stima che in media sia morto il 15% delle barriere coralline, mentre una percentuale molto maggiore è stata danneggiata. Quell’episodio è però avvenuto a temperature degli oceani inferiori a quelle attuali, un fattore che fa ipotizzare agli scienziati della NOAA che quest’anno l’impatto sui reef potrebbe essere ben peggiore.

Le temperature degli oceani globali, infatti, sono su livelli da record assoluto da quasi un anno consecutivo. Era il 13 marzo dell’anno scorso quando il termometro globale ha superato 21°C, restando poi costantemente sopra i valori massimi mai registrati fino a oggi di alcuni decimi di grado. Tra le fine di febbraio e l’inizio di marzo di quest’anno si sta registrando un’impennata ulteriore, che ha segnato il nuovo primato assoluto il 5 marzo con 21,2°C.

Lo sbiancamento dei coralli è un fenomeno direttamente legato all’eccesso di calore disperso negli oceani. Le temperature elevate mettono sotto stress i coralli, che reagiscono espellendo le alghe che li popolano e che sono necessarie alla loro sopravvivenza. La conseguenza visiva più evidente è la perdita di colore, dovuta all’espulsione delle alghe.

Un evento di questo tipo non ha conseguenze solo locali né limitate ai coralli. Dalle barriere coralline, infatti, dipendono circa il 25% delle specie marine, tra cui almeno 4.000 specie di pesci. Il collasso dei reef può quindi avere effetti a cascata su altri ecosistemi e portare alla riduzione delle popolazioni di molte specie marine.