Un progetto territoriale che mira alla riduzione dei rifiuti organici e degli imballaggi attraverso la sensibilizzazione dei cittadini a preferire prodotti ecosostenibili
Promosso in collaborazione con i partners Confcommercio, Federconsumatori, Confesercenti, Legambiente e WWF, il progetto nasce anche con lo scopo di individuare almeno 100 prodotti distribuiti nei negozi del napoletano monitorandone la vendita per capire l’andamento del mercato e agire in favore della riduzione dell’inquinamento.
In questo modo si cercherà di ridurre del 35% il quantitativo degli imballaggi e del 40% la frazione organica presente nel totale dei rifiuti, incentivando l’utilizzo di prodotti meno inquinanti come detersivi alla spina, che riducono la necessità di contenitori in plastica, lettiere per il gatto ecologiche e pannolini lavabili. La convizione che la riduzione degli imballaggi sia un vantaggio non solo ambientale deriva anche dal fatto che poche persone sanno cosa comporti realmente, ad esempio, la produzione di un flacone di detersivo in plastica. Per la fabbricazione di un contenitore di sapone per lavatrice sono necessari “239 litri di acqua, 1,46 KWh di energia elettrica, 133,9 grammi di CO2 liberata in atmosfera, oltre al cartone per gli imballaggi secondari e al costo del trasporto del prodotto preconfezionato con conseguente incremento dell’inquinamento atmosferico e dell’effetto serra, che andrebbero ridotti enormemente, acquistando il flacone una sola volta e riutilizzandolo per ogni successiva ricarica” si legge nel comunicato stampa.