(Rinnovabili.it) – “Save Our Seas” – con questo nuovo slogan è partito l’appello della Banca Mondiale a costituire un’alleanza globale per la salvaguardia e la tutela degli Oceani di tutto il mondo che, grazie al sostegno economico di governi, scienziati, Ong e multinazionali, dovrebbe riuscire a raccogliere, nei primi 5 anni, circa 1 miliardo e mezzo di dollari. “Lavorando con i governi, la comunità scientifica, le organizzazioni della società civile e il settore privato puntiamo ad avere un generoso sostegno economico per mantenere gli oceani in salute e renderli più sostenibili”, ha dichiarato il presidente della World Bank Robert Zoellick, durante una conferenza internazionale sugli oceani a Singapore.
Il nuovo partenariato mondiale, dovrebbe quindi prevenire i problemi evidenziati dai dati e dalle ricerche (allarmanti) relative allo “stato di salute dei mari” dove, l’eccessivo sfruttamento ittico, il degrado dei fondali marini e il “restringimento” dell’habitat acquatico – uniti ai cambiamenti climatici e ai principali fenomeni di inquinamento – stanno mettendo seriamente a repentaglio il futuro di questi complessi ecosistemi. “Gli oceani sono la linfa vitale del pianeta e dell’economia globale, ha sottolineato Zoellick – tuttavia i mari sono sovrasfruttati, le linee costiere subiscono un forte degrado e le barriere coralline sono minacciate dall’inquinamento e dalle temperature crescenti.” “I dati e le statistiche – conclude – ci dicono che non stiamo facendo abbastanza, che gli oceani sono malati e rischiano di morire”.
Zoellick ha quindi fissato diversi obiettivi per il prossimo decennio, fra cui la ricostituzione di almeno la metà degli stock di pesce e il raddoppio delle aree destinate a riserve marine naturali.