Il piano si fonda su un mix misure verdi e sostenibili e su "Energia in rete", algoritmo del Cirps e “cervellone” diffuso del risparmio energetico
(Rinnovabili.it) – Dal tonno rosso alle rinnovabili. L’isola sarda di San Pietro potrebbe incrementare così la propria fama a livello nazionale ed internazionale, trasformandosi in un vero e proprio laboratorio di ecologia. Attraverso un piano focalizzato su eco-energie, mobilità verde e gestione dei consumi energetici, l’isola potrà vantare un primato eccezionale nel 2014: il primo comune d’Italia ‘a impatto zero’. La notizia è stata diffusa in anteprima, dal sindaco di Carloforte, Agostino Stefanelli in occasione del ‘Carloforte green workshop’ (www.carlofortegreen.info), la tre giorni dedicata alla green economy. Il piano di sviluppo comunale è frutto di un mix competenze ed eccellenze italiane nel campo della ricerca sostenibile e fa seguito al protocollo d’intesa stipulato con il ministero dell’Ambiente. Accanto a misure più “tradizionali” come l’ammodernamento degli impianti solari, il monitoraggio dell’aria, la solarizzazione degli edifici pubblici e abitazioni e la distribuzione di biciclette elettriche gratuite per i cittadini, l’amministrazione di Carloforte ha scelto uno strumento decisamente innovativo come “Energia in rete”, l’algoritmo dei ricercatori del Centro interuniversitario di ricerca per lo sviluppo sostenibile della Sapienza di Roma (Cirps); si tratta di una tecnologia wireless intelligente che incrocia i dati, monitora e razionalizza il consumo energetico di edifici pubblici, ospedali, abitazioni civili, strade.
“Il punto forte del piano – hanno spiegato Vincenzo Naso, direttore del Cirps e Daniele Pulcini coordinatore dell’unità di ricerca AEREL che ha curato il progetto, – è il mix di tecnologie che monitorano e calmierano i consumi entro limiti ampiamente condivisibili, ma forniscono anche un’informazione immediata sui progressi fatti. Un modo importante e veloce per rendere partecipi i cittadini sui risultati conseguiti”. Ma anche paesaggio e cultura rivestiranno un ruolo fondamentale nel piano. Da qui le azioni di recupero e valorizzazione delle risorse ambientali e del patrimonio culturale, come ad esempio la creazione delle ‘Vie del sale’ con pista ciclabile tra le saline di Carloforte.