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Sacchetti monouso: in Inghilterra la tassa da 5 pence è un flop

La tassa sui sacchetti monouso in Inghilterra non ha ottenuto lo stesso successo di Galles e Irlanda. Per chiarire la situazione l'EAC sta per pubblicare il rapporto sui reali vantaggi ottenuti

sacchetti monouso(Rinnovabili.it) – Arrivano i primi dati che derivano dal divieto di commercializzazione di sacchetti di plastica monouso. In Uk si conta  che la riduzione delle emissioni inquinanti ottenuta grazie alla manovra che prevede la tassa di 5 pence per ogni sacchetto non equivale a quanto ipotizzato dal ministro, che prevedeva un calo degli inquinanti pari a quanto prodotti da 2,2 milioni di vetture.

Un risultato molto lontano da quanto si sta facendo in Galles e Irlanda, dove la tassa ha portato ad un brusco calo di distribuzione di buste di plastica.

A tal proposito il governo ha voluto ribadire l’importanza della riduzione del consumo di prodotti inquinanti affermando “I sacchetti di plastica gettati sono un simbolo iconico dei rifiuti, sono una forma molto visibile di un malcostume generalizzato e possono causare danni alla fauna marina e consumare risorse, tra cui il petrolio durante la creazione”. 

 

Nel 2012 solo i supermercati hanno distribuito oltre 8 miliardi di sacchetti monouso in plastica in tutto il Regno Unito – 120 borse per persona – per un totale di 60.000 tonnellate di plastica. Nonostante questo il Comitato per il Controllo Ambientale (EAC) non ha fatto passare inosservato il calcolo errato che il governo ha diffuso sul taglio degli inquinanti previsto con l’imposizione della tassa sui sacchetti di plastica.

Dan Rogerson, ministro presso il Dipartimento per l’Ambiente, il Cibo e gli Affari Rurali (Defra), appena presentato il progetto dichiarò “Penso che ci siano vantaggi reali da da ottenere in termini di riduzione del carbonio. Potremmo ridurre le emissioni di gas serra di circa 5-8 milioni di tonnellate di CO2, che equivale ad eliminare definitivamente dalle strade 1.7-2.7 milioni di automobili”, ma le emissioni associate a ogni sacchetto erano state notevolmente esagerate e lo stesso Defra ha dovuto correggere le cifre ribassandole a 30-40mila auto.

Dopo aver riflettuto sulla reale situazione l’EAC ha affermato che giovedì pubblicherà il rapporto sulla tassa imposta per la vendita dei sacchetti di plastica analizzando realmente cosa è stato fatto e le future potenzialità del settore.

In conclusione un portavoce Defra ha detto: “I sacchetti di plastica sono una sventura per le nostre città e la campagna, questo è la ragione per cui stiamo cercando il cambiamento e il motivo principale dell’introduzione della tassa è di ridurre i rifiuti”.