La struttura di supporto istituita ad hoc non convince il WWF Italia, per il quale l’unica reale emergenza è la questione della differenziata, sulla quale l’Italia è ancora indietro
(Rinnovabili.it) – Pochi mesi di tempo per trovare una soluzione transitoria coerente con le normative nazionali ed europee. Così il Ministro dell’Ambiente Clini si è espresso sulla questione rifiuti in Lazio, presentando anche la struttura tecnica istituita ad hoc per gestire l’emergenza, una struttura di supporto che sarà coordinata dal segretario generale del Ministero dell’Ambiente, Antonio Agostini, e alla quale parteciperanno anche il Comune di Roma, la Provincia di Roma, la Regione Lazio e la struttura commissariale governativa per la chiusura della discarica di Malagrotta. Il gruppo di lavoro presentato da Clini è chiamato a fornire, il prossimo 22 marzo, una valutazione tecnica sulla risoluzione della vicenda, un’emergenza che, secondo il WWF Italia è creata a tavolino e nasconde il vero problema: la raccolta differenziata. “La vera emergenza – si legge in un comunicato diffuso oggi dal WWF Italia – è data dal fatto che entro la fine di questo anno dovremmo raggiungere il 65% di raccolta differenziata mentre, secondo gli ultimi dati dell’ISPRA, nel Lazio siamo al 15,1%, ossia con uno spread di 50 punti sotto”.
L’appello dell’associazione ambientalista punta i riflettori sull’inesistenza di giuste politiche e sulla mancanza di incentivi e disincentivi, come già accade in altre zone d’Europa. «L’Europa ha individuato nel riciclaggio dei rifiuti uno dei 6 settori economici leader per il nuovo sviluppo; – ha commentato il Presidente del WWF Italia, Stefano Leoni – questo significa che dobbiamo puntare sull’uso più efficiente delle risorse e quindi diminuire lo spreco ossia la produzione dei rifiuti». Critiche arrivano anche dalla Presidente del WWF Lazio, Vanessa Ranieri: «Proprio alla luce del nuovo Piano dei Rifiuti approvato dalla Regione Lazio – ha detto – possiamo certamente dire che non si stia andando nella direzione auspicata come peraltro richiestoci dalla Comunità Europea, investendo di fatto ancora una volta in discariche e inceneritori». Anche per la Ranieri, l’unica reale emergenza è la differenziazione dei rifiuti.