Le prime pratiche agricole, non la Rivoluzione industriale, hanno dato il la con la deforestazione al cambiamento climatico di origine antropica
(Rinnovabili.it) – Per coltivare i campi e allevare animali l’uomo ha avviato una deforestazione capace di innescare il cambiamento climatico molto prima della Rivoluzione industriale: si parla addirittura di 3 mila anni fa. A ipotizzarlo è uno studio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dell’Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Consiglio nazionale delle ricerche (Idpa-Cnr) sui ghiacci della Groenlandia. Questi veri e propri archivi ambientali della storia climatica della Terra sono stati analizzati nell’ambito di due progetti europei (“Early Human Impact” e “Past 4 Future”) e i risultati sono pubblicati sulla rivista Geophysical Research Letters.
«Abbiamo riscontrato un picco nel flusso di prodotti di combustione di vegetazione tra 3.500 e 2.500 anni fa senza eguali negli ultimi 110.000 anni – afferma Piero Zennaro, ricercatore di Idpa-Cnr e Ca’ Foscari e coautore dello studio – difficilmente spiegabile dai soli fattori climatici naturali. Solo un forte contributo umano sembra poter spiegare l’andamento ‘anomalo’ di combustione di biomassa registrato nei ghiacci della Groenlandia».
In pratica, l’uomo ha bruciato le foreste per sottrarre loro terreno, e questo è stata la prima azione che ha dato avvio al mutamento del clima. Un’ipotesi confermata anche dai modelli climatici: «Si osserva una forte attività incendiaria in simulazioni che tengono conto della variabile antropica, quale densità di popolazione e terra coltivata procapite – precisa Zennaro – che invece non risulta importante considerando le sole variabili naturali. Numerosissime ricostruzioni indipendenti di incendi, possibili grazie a dati sul carbone e pollini raccolti in Europa, mostrano un picco coincidente con quello trovato nella carota di ghiaccio in Groenlandia».
La carota North Greenland Eemian Ice Drilling (NEEM), un cilindro di ghiaccio lungo 2.537 metri, è la più recente estratta nel Nord Ovest della Groenlandia. Tra gli autori dell’articolo è annoverato anche il paleoclimatologo William Ruddiman, professore emerito dell’Università della Virginia e autore della tesi dell’“Early Anthropocene”, che anticipa di migliaia di anni l’inizio dell’Antropocene, epoca geologica contrassegnata dall’impatto determinante dell’uomo su ambiente e clima. L’Antropocene non inizierebbe quindi con l’invenzione della macchina a vapore e il massiccio utilizzo di combustibili fossili, ma con la deforestazione e il rapido sviluppo delle pratiche agricole.