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Ritratti fotosintetici

(Rinnovabili.it) – Utilizzare la fotosintesi per realizzare dei ritratti è la sorprendente tecnica che distingue le capacità artistiche dei due “bio-pittori”  inglesi, Dan Harvey e Heather Ackroyd. L’ispirazione nasce per caso, quando i due artisti notano i contorni pallidi creati dalla crescita di erba sopra una scala abbandonata su di un prato. Una collaborazione artistica nata nel 1990, che ha portato, negli anni, al perfezionamento della tecnica grazie anche alla cooperazione con la ricerca scientifica dell’Institute of Grassland and Environmental Research; i ricercatori dell’istituto sono riusciti infatti a sviluppare una specie erbacea vegetale in grado di mantenere il colore verde anche in caso di stress, che è stata impiegata nel lavoro di Harvey e Ackroyd.

I ritratti vengono realizzati attraverso un gioco di luci ed ombre: il duo proietta delle immagini fotografiche sui fili di erba, i quali vengono fatti crescere esponendoli alla luce di un proiettore da 400 watt. Le radiazioni luminose vengono, quindi, fatte passare attraverso un negativo per determinati periodi di tempo in modo tale da creare i chiari scuri dell’immagine, con relative zone di luce ed ombra. Variando la densità del negativo si ottengono una gamma di mezzi toni che donano ancor più intensità al ritratto. Unico inconveniente: il ritratto inizia a svanire come una vecchia fotografica quando la crescita del vegetale viene lasciata al suo corso naturale. “La perdita, l’invecchiamento, ricordo sbiadito, il possesso, la germinazione della vita, la morte, le influenze che generano la luce, le tonalità mutevoli e sfumature di colore verde” sono solo alcune delle idee ricorrenti che si intrecciano nel tessuto degli straordinari lavori di Ackroyd & Harvey. Attualmente i due artisti stanno lavorando all’installazione di anelli di metallo intorno alla corona di alberi, in occasione delle prossime Olimpiadi di Londra 2012.

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