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Così il riscaldamento globale sta influenzando le precipitazioni

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Crediti: Pixnio (CC0)

 

Valutata per la prima volta “l’influenza umana” sui trend delle precipitazioni invernali

(Rinnovabili.it) – Il cambiamento climatico causato dall’uomo ha influenzato le precipitazioni settentrionali negli ultimi 100 anni. A dimostrarlo è la nuova ricerca condotta dagli scienziati National Center for Atmospher Research (NCAR), negli Stati Uniti, in collaborazione con l’Università di Lanzhou in Cina e l’Università di Tolosa in Francia. Gli studiosi si erano dati un’obiettivo sfidante: rilevare e attribuire un’influenza umana sull’andamento delle precipitazioni osservate. Un target raggiunto in pieno come dimostra il documento pubblicato in questi giorni su Geophysical Research Letters (testo in inglese) e in cui sono stati analizzati i dati legati a piogge e nevicate invernali in Nord America ed Eurasia dal 1920 al 2015.

 

Lo studio ha utilizzato un approccio innovativo, noto anche come adattamento dinamico; si tratta di impiegare osservazioni e modelli di circolazione atmosferica su larga scala, insieme a tecniche statistiche e simulazioni climatiche computerizzate. Ciò ha consentito al team di ricerca di identificare la quantità di precipitazioni mensili medie in specifiche regioni del Nord America e dell’Eurasia che sono diminuite a causa degli impatti umani sul clima, piuttosto che per una variabilità naturale.

 

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“Ho pensato che fosse abbastanza rivelatore”, spiega la ricercatrice Clara Deser, co-autrice dello studio. “La nostra ricerca dimostra che il cambiamento climatico causato dall’uomo ha chiaramente influenzato le piogge negli ultimi 100 anni”.

I ricercatori hanno essenzialmente ridotto la domanda a un problema di sottrazione: se togli la quantità di precipitazioni causata dalla variabilità naturale dal totale di ciò che è piovuto, la differenza può essere probabilmente attribuita all’impatto dei cambiamenti climatici. I risultati hanno mostrato che il clima caldo ha portato ad un aumento delle precipitazioni invernali in tutto il nord-est e in una piccola regione del nord-ovest nell’America settentrionale, contribuendo ad un aumento anche in gran parte dell’Eurasia nord-occidentale e centro-settentrionale. Al contrario, il climate change avrebbe climatico avuto un’influenza secca su alcune parti del Nord America centrale e sudoccidentale – sebbene non abbastanza per compensare la variabilità naturale – e su gran parte dell’Eurasia meridionale. 

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