Il 2017 si candida a diventare l'annus horribilis per l'Artico: le temperature sono 20°C sopra la media, il ghiaccio si sta assottigliando anche se siamo nel pieno della notte artica
(Rinnovabili.it) – Il Polo Nord scotta, anche durante la lunga notte artica. Le stazioni di rilevamento situate nell’Artico stanno registrando un caldo record con temperature di ben 20°C superiori alla media stagionale, mentre il mare continua ad essere 4°C più caldo del normale già da ottobre. Gli effetti del riscaldamento globale sono più che mai visibili, con numeri che mettono in allarme i ricercatori danesi e statunitensi che monitorano il clima artico.
“Mentre sulla maggior parte dell’oceano Artico ha fatto più caldo del normale di circa 20°C, abbiamo registrato un freddo anomalo dello stesso ordine di grandezza sull’Asia centro-settentrionale – osserva Jennifer Francis, ricercatrice della Rutgers University – E’ senza precedenti per il mese di novembre. Queste temperature sono letteralmente al di fuori dei grafici, rispetto alla norma per questo periodo dell’anno”.
Il timore degli scienziati è che nel 2017, quando il Polo Nord tornerà alla stagione calda, il ghiaccio arrivi a toccare un nuovo minimo storico. Già il 10 settembre le immagini satellitari raccolte e analizzate dall’istituto americano National Snow and Ice Data Center (NSIDC) avevano certificato che i ghiacci coprono soltanto 4,1 milioni di kmq, un dato che considerano molto vicino a quello del 2012, quando l’estensione aveva toccato i 3,4 mln di kmq, e alla pari con quello del 2007. A maggio l’NSIDC annunciava che il Polo Nord ha perso una superficie grande quanto l’intera Spagna nel giro di pochi anni. A marzo, quando il ghiaccio marino raggiunge la sua massima estensione annuale, mancavano all’appello più di 1 mln di kmq, a causa del riscaldamento globale che ha portato la colonnina di mercurio a segnare a Capodanno anche +4°C.