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Il riscaldamento globale influenza la spesa della classe media

La middle class sta già cambiando le sue abitudini di consumo, guidata dalla paura per gli effetti del riscaldamento globale. Meno sfizi, più cautela

Il riscaldamento globale influenza la spesa della classe media

 

(Rinnovabili.it) – Il riscaldamento globale intaccherà i patrimoni della classe media in tutto il mondo, minacciando sempre più la stabilità economica e sociale. Così, il miliardo di persone che fa parte della middle class potrebbe utilizzare il suo peso politico per spingere i governi a un’azione decisa sul clima.

«Se gli effetti dei cambiamenti climatici colpiscono in modo significativo la classe media – dichiara Paul Donovan, amministratore delegato di UBS Investment Bank – la reazione inevitabile dovrebbe a sua volta provocare una forte risposta da parte dei responsabili politici».

Il CEO ha commentato così le conclusioni di uno studio condotto dagli analisti della banca svizzera, che ha mappato i consumi di questa fetta di popolazione in 215 città del mondo. Così facendo, gli esperti hanno scoperto che nelle metropoli in cui l’effetto dei cambiamenti climatici è più evidente – come Los Angeles, Tokyo e Shanghai – le priorità di spesa sono notevolmente cambiate. Per esempio, da quelle parti la classe media ha speso tra lo 0,6 e lo 0,8% in più per l’edilizia rispetto alla media nazionale, mentre sono calate le spese in beni di lusso, intrattenimento e beni durevoli.

 

Il riscaldamento globale sta influenzando la spesa della classe media 3Il rapporto intende affermare che le famiglie della classe media stanno già cambiando loro stili di vita nelle città più esposte a temperature più alte, innalzamento del livello del mare e fenomeni meteorologici estremi come tempeste e inondazioni.

Quello che UBS cerca di dirci, è che il cambiamento climatico non è qualcosa che potremmo subire in futuro. È già reale e sta cambiando il nostro modo di vivere. Il modo di spendere le proprie risorse, a livello di ceto medio, è sempre più influenzato dalla paura. Le persone, nei luoghi più esposti, pensano a mettere al sicuro la propria casa, che potrebbe perdere valore molto più facilmente. Il boom degli impianti di climatizzazione, tuttavia, è uno di quelli che si potrebbero chiamare effetti di feedback negativi. Maggiore è la domanda di freddo, più energia sarà necessario spendere nei relativi servizi, con aumento delle emissioni e di carico sulla rete elettrica.