Il rapporto della BP mette in luce le prospettive future per il settore energetico, con ottimi successi per rinnovabili e trasporti elettrici
Conseguentemente è stato calcolato che le emissioni globali di CO2 potrebbero aumentare del 28% circa nei prossimi 20 anni. La relazione mette in previsione uno scenario di deficit energetico per Europa e Cina, a causa della loro dipendenza dalle importazioni di petrolio, gas e carbone, a meno che non si verifichi un radicale cambiamento a favore delle fonti alternative.
Ottimi successi invece per il settore dei trasporti con “miglioramenti significativi in termini di efficienza energetica, inclusi ibridazione dei veicoli, in parte compensati da una continua crescita delle vendite dei veicoli nei mercati emergenti”, con un calo dei consumi di petrolio dal 95% al 87%, sempre entro il 2030. “Questo rapporto è di volta in volta sempre più impegnativo, affascinante e stimolante per chiunque nel business dell’energia. Ci aiuta ad essere allo stesso tempo realisti ed ottimisti”, ha dichiarato l’amministratore delegato di BP, Bob Dudley, “Dimostra che ci sono cose che non possiamo cambiare, come le cause della domanda di energia, e le cose che possiamo cambiare, come il nostro modo di soddisfare tale domanda”.