(Rinnovabili.it) – Al fine di raggiungere gli obiettivi climatici europei il Comitato Economico e Sociale dell’Ue (CESE) ha espresso la propria opinione, suggerendo nuovi percorsi che potrebbero portare anche alla riduzione delle emissioni di CO2. “I sussidi a livello comunitario devono essere limitati nel tempo, attivi fino a quando le tecnologie rinnovabili non diventeranno competitive” ha dichiarato ad esempio Ulla Sirkeinen, del gruppo di lavoro finlandese.
Al fine di garantire una promozione efficace e conveniente delle energie rinnovabili oltre il 2020, il CESE ha suggerito l’adozione di un sistema flessibile in tutta Europa di regimi comuni di sostegno “su misura per ogni tecnologia rinnovabile fino alla scadenza e a seconda delle diverse circostanze”, in questo modo, è stato affermato, si potrebbe promuovere la cooperazione e il commercio dell’energia rinnovabili, step necessario al completamento del mercato interno dell’energia.
Durante la riunione plenaria la presentazione del documento”Energie rinnovabili: un attore importante nel mercato europeo dell’energia” sono state indicate le attuali carenze dei sistemi nazionali esistenti. Alcuni, subendo modifiche nel tempo, hanno dato vita a panorami energetici e legislativi poco chiari, per questo il CESE ritiene necessario un ambiente in grado di garantire la redditività a lungo termine degli investimenti nelle energie rinnovabili.
Per raggiungere l’obiettivo Ue che punta alla diminuzione delle emissioni di CO2 dell’80% entro il 2050 gli obiettivi relativi alle rinnovabili, ha dichiarato il Comitato, dovrebbero essere sostituiti da un obiettivo unico per la riduzione dei gas serra, ha sottolineato il CESE aggiungendo che tale modifica dovrebbe essere accompagnata dalla definizione di un prezzo unico del carbonio.