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Rifiuti tecnologici in Italia: il “sistema REMEDIA” funziona

Rifiuti tecnologici

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(Rinnovabili.it) – Ventiquattro milioni di euro risparmiati nelle importazioni di materie prime, 311 mila tonnellate di CO2eq evitate all’atmosfera, un milione di metri cubi di acqua salvati. I numeri sono quelli estrapolati dal Green Economy di Remedia, il sistema collettivo italiano no-profit per la gestione eco-sostenibile dei rifiuti tecnologici, e sono la prova tangibile che differenziata e riciclo portano benefici ad ambiente ed economia.

Nello specifico, i dati si riferiscono alle performance ambientali dell’attività svolta dal consorzio nel 2016, anno in cui Remedia è cresciuto su tutti i fronti: oltre 67mila tonnellate di rifiuti tecnologici raccolti e avviati al trattamento, di cui più di 58.000 tonnellate di RAEE domestici (86,6%), oltre 5.500 tonnellate di RAEE professionali (8,3%) e più di 3.400 tonnellate di pile e accumulatori (5,1%), a cui si aggiungono circa 1.900 tonnellate di altri tipi di rifiuti e imballaggi. E se ci si focalizza solo sul recupero dei rifiuti elettrici ed elettronici, il Report evidenzia che ben l’87,6% del totale raccolto e trattato dal consorzio è stato avviato al recupero di materia e il 4,4% è stato trasformato in energia. Solo il 7,6% è stato destinato allo smaltimento in discarica (in calo rispetto al 2015), mentre lo 0,4% alla termodistruzione.

 

“Il 2016 è stato per noi un anno estremamente positivo: abbiamo registrato una grande crescita, con oltre 400 nuovi Produttori che hanno scelto di aderire a Remedia e il 68% in più di rifiuti tecnologici gestiti, quest’anno di oltre 67mila tonnellate” – ha dichiarato Walter Rebosio, Presidente di Consorzio Remedia – “Per raggiungere questi risultati è necessario un grande impegno, come quello che abbiamo continuato a mettere in tutte le nostre attività, con massima trasparenza del nostro operato e un controllo puntuale di tutta la filiera”.

 

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A conti fatti, il sistema collettivo ha chiuso l’anno con un incremento dei quantitativi di rifiuti raccolti del 68% rispetto al 2015 e raggiungendo una puntualità di servizio del 99% sui RAEE Domestici, raccolti in 2.280 Centri di Raccolta comunali. “Il grande incremento di volumi  – aggiunge Rebosio – è stato gestito senza mai trascurare la qualità del trattamento, anche grazie alla nostra rete di partner, che sono stati in grado di mettere in campo efficienza ed esperienza. Continueremo a impegnarci per confermare questo trend positivo anche per il 2017, in un percorso più ampio di crescita sostenibile che ci accompagnerà verso gli ambiziosi obiettivi di raccolta europei fissati per il 2019”.

 

Rifiuti tecnologici 2016

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