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Rifiuti spiaggiati, i litorali italiani ne sono pieni

rifiuti spiaggiati

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(Rinnovabili.it) – I dati dell’indagine Beach Litter 2017 di Legambiente parlano chiaro: il litorali italiani stanno soffocando. Negli oltre 200mila metri quadri di coste passate al setaccio, sono stati trovati una media di 670 rifiuti spiaggiati ogni 100 metri (lineari). Buste, reti da pesca, tappi di plastica e scatole di latta, mozziconi di sigaretta, bottiglie e cotton fioc stanno trasformando molte delle spiagge mediterranee in piccole discariche a cielo aperto. Il materiale più abbondante? Ovviamente la plastica, presente nell’84 per cento degli oggetti rinvenuti, seguita da vetro/ceramica (4,4%), metallo (4%), carta e cartone (3%). Oltre la metà dei rifiuti spiaggiati proviene da prodotti usa e getta, ma al primo posto della classifica 2016 spopola un oggetto ben preciso: le reti per la coltivazione dei mitili. E l’80% di queste è stato registrato nella sola spiaggia pugliese di Isola Varano, nel comune di Ischitella.

 

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“Il problema del marine litter, – dichiara Stefano, Ciafani, direttore generale di Legambiente è un’emergenza globale al pari dei cambiamenti climatici ed è un problema destinato a crescere, arrecando gravi danni alla biodiversità, all’ambiente, alla salute e all’economia, se non si interviene al più presto. Un fenomeno che costa all’Ue ben 476,8 milioni di euro l’anno”.

Il monitoraggio è stato realizzato nell’ambito di Spiagge e Fondali Puliti – Clean Up The Med, la campagna realizzata in collaborazione con Cial, La Filippa, Mareblu, Novamont, Sammontana e Virosac. E dopo lo studio di Clean Up The Med è pronta a passare all’azione: dal 26 al 28 maggio in tutta la Penisola e il Mediterraneo,  con oltre 300 eventi, volontari di tutte le età si armeranno di guanti e sacchetti per ripulire le coste dai rifiuti spiaggiati.

Saranno ben 200 le spiagge italiane oggetto d’attenzioni dai volontari, e ben 170 quelle del Mediterraneo. Alcuni dei litoranei italiani sono stati scelti direttamente dai cittadini grazie al contest social, realizzato insieme a Sammontana, che contribuirà alla pulizia straordinaria di 20 spiagge.

 

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“Per risolvere il problema dei rifiuti in mare e sulle coste – continua Ciafani – è fondamentale mettere in campo politiche unitarie e programmi concreti su tutto il Mediterraneo e a livello planetario, una richiesta che facciamo anche ai Capi di Stato e di Governo riuniti domani a Taormina per il G7″. Una volontà politica a cui si devono unire campagne di prevenzione, sensibilizzazione e informazione su tutto il territorio nazionale, per poter coinvolgere amministrazioni e i cittadini. “Spiagge e Fondali puliti ha proprio il suo punto di forza nel coinvolgimento di migliaia di volontari che ogni anno raccolgono dati scientifici sul beach litter e si attivano per ripulire le spiagge”. Un’esperienza, quella di Legambiente che l’associazione porterà al Palazzo di Vetro di New York partecipando alla Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani il prossimo 5-9 giugno.

Guarda la mappa interattiva dei rifiuti spiaggiati

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