E' online il Rapporto sui rifiuti speciali redatto dall'ISPRA, secondo il quale si è verificata una riduzione significativa nella produzione a livello nazionale
Dalla produzione alle gestione scendono i numeri. Nel complesso, i rifiuti speciali gestiti in Italia solo nel 2009 ammontavano a circa 135 milioni di tonnellate, di cui il 57,5% è stato avviato al recupero, il 15,6% al trattamento chimico, fisico e biologico, mentre “solo” il 9,6% è stato destinato alla discarica. Per i rifiuti pericolosi l’operazione più diffusa è il riciclo/recupero dei metalli, con circa 602 mila tonnellate (28,6% del totale) seguita da riciclo/recupero di sostanze organiche con 239 mila tonnellate (10,7% del totale) e dal “riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche” con 228mila tonnellate (10,8% del totale dei rifiuti pericolosi recuperati).
In flessione il recupero energetico. Sempre nel 2009, erano 529 gli impianti industriali in esercizio che utilizzavano questa categoria come fonte di energia per un totale di circa 2,1 milioni di tonnellate di rifiuti destinati allo scopo, un quatitivo minore però rispetto a quello del 2008.