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Malagrotta e la storia di una proroga infinita

Rifiuti Roma: Orlando firma il decreto sul commissariamento(Rinnovabili.it) – Quando si sente parlare di Malagrotta, non si può non provare un ripetuto senso di déjà vu. La discarica romana, che aveva già raggiunto una situazione di saturazione nel 2004, avrebbe dovuto chiudere il 31 dicembre 2007 in forza della normativa europea che vieta di conferire in discarica rifiuti allo stato grezzo. Ma da allora ad oggi, poco niente sembra essere cambiato e la lunga trafila di proroghe alla chiusura aggiunge un nuovo tassello con il decreto firmato dal neo ministro all’Ambiente Andrea Orlando.

 

Il provvedimento infatti posticipa a fine settembre il termine delle attività di Malagrotta, nonostante Bruxelles abbia già deferito l’Italia alla Corte di Giustizia europea per la disastrosa situazione delle discariche nazionali. I tre mesi di proroga dovrebbero, secondo il Governo, servire al Commissario per i rifiuti di Roma, Goffredo Sottile ad individuare un impianto alternativo. Il provvedimento conferma, infatti, sino al 7 gennaio prossimo i poteri attribuiti a Sottile (come l’impegno dell’assicurare che gli impianti Tmb possano lavorare a piena capacità, la promozione del riciclo dei rifiuti, l’uso di altri impianti, la facoltà di controllare gli impianti di trattamento e smaltimento di rifiuti e di commissariarli in caso di inadempienza) affidandogli il compito di sottoporre al ministro Orlando entro fine luglio una localizzazione per una discarica di servizio necessaria a completare il ciclo di selezione, recupero, raccolta differenziata e trattamento dei rifiuti. Il commissario deve acquistare l’area individuata (in alternativa potrà espropriarla a fini di utilità pubblica) e nel frattempo deve indire la gara europea per realizzare e gestire la discarica.

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