(Rinnovabili.it) – Da oggi in poi i comuni italiani potranno contare su un nuovo strumento per migliorare la gestione dei rifiuti organici. Settore ancora lontano dagli obiettivi stabiliti a livello nazionale, la raccolta urbana della frazione organica risente tutt’ora della necessità d’essere organizzata e gestita in modo da massimizzare il recupero e ridurre il costo di smaltimento in discarica degli scarti. Secondo dati del 2012, si stima che oltre 400mila tonnellate di frazione umida presente nei rifiuti urbani vengono ancora destinate ad impianti di smaltimento, e quindi non recuperate.
In questo contesto si inserisce il protocollo d’intesa firmato oggi da Anci, Assobioplastiche e Consorzio Italiano Compostatori e finalizzato a promuovere la differenziata per questo tipo di rifiuti in maniera omogenea sul territorio nazionale. I tre firmatari si impegnano nel miglioramento della qualità delle raccolte differenziate della frazione organica, anche mediante l’avvio di specifiche informative e nella promozione dell’impiego di manufatti biodegradabili e compostabili. Inoltre l’accordo richiede la programmazione di iniziative comuni, come conferenze tematiche, convegni e seminari oltre che alla promozione della qualità del compost prodotto e dell’utilizzo presso le pubbliche amministrazioni. “Finora – ha spiegato Filippo Bernocchi, delegato Anci alle Politiche energetiche e ai Rifiuti – il tema dei rifiuti organici non era ancora stato affrontato, invece è in quella frazione merceologica che vediamo la più grande opportunità di crescita del Paese sul piano ambientale”.