3.100 le tonnellate destinate allo smaltimento in discarica e 5.000 quelle reindirizzate al recupero di materia
Le reciproche amministrazioni hanno infatti firmato un accordo finalizzato allo smaltimento e recupero dei rifiuti speciali della Repubblica all’interno delle discariche e dei centri di recupero marchigiani.
Nel dettaglio, l’intesa che entrerà in vigore solo dopo la ratifica in Consiglio regionale, prevede la movimentazione diretta dei rifiuti, per un quantitativo massimo di 3.100 tonnellate per quelli speciali e di 5.000 tonnellate per quelli destinati al riciclo; l’accordo che segue quello già precedentemente firmato con l’Emilia Romagna e la Lombardia, rispetta sia le capacità di recupero e smaltimento del sistema impiantistico regionale che ovviamente tutte le garanzie ambientali e finanziarie previste dalla disciplina comunitaria e nazionale.
“Obiettivi dell’accordo – si legge sul sito della Regione Marche – da un lato, consentire alle imprese marchigiane che sono in sofferenza per la complessiva crisi del sistema produttivo di avere ulteriori occasioni di lavoro nel rispetto di rigide regole ambientali, dall’altro, nell’interesse pubblico, avere le maggiori garanzie derivanti da un sistema rigoroso e collaudato di gestione della movimentazione di rifiuti speciali transfrontalieri del Regolamento CE n.1013/2006 che costituisce un’ampia garanzia di tracciabilità dei rifiuti medesimi”.
