Le procedure d'infrazione avviate a carico dell'Italia potrebbero obbligarci al pagamento di multe molto salate. Per Clini in tema di rifiuti servono misure urgenti
(Rinnovabili.it) – Servono misure urgenti per risolvere la delicata situazione dei rifiuti in Italia. Ad affermarlo il ministro dell’ambiente Corrado Clini, preoccupato che la chiusura anticipata della legislatura possa vanificare gli sforzi fatti e annullare le misure al momento in esame in Parlamento. L’italia rischia infatti sanzioni molto salate qualora non riuscisse ad adeguarsi alla normativa europea, multe che oltre ai 56 milioni di provvisionale chiederanno 46 milioni ogni sei mesi, a causa della procedura di infrazione relativa alla messa in sicurezza delle discariche non in regola.
“L’Italia è impegnata a promuovere il recupero di materia e di energia dai rifiuti, attraverso l’estensione a tutte le regioni dei programmi per la raccolta differenziata e la progressiva riduzione delle discariche” ha dichiarato Clini al commissario UE Janez Potocnik, incontrato oggi a margine della riunione del Consiglio Ambiente a Bruxelles. “Ma – ha aggiunto il Ministro – è necessario adottare misure urgenti a livello nazionale che erano all’esame del Parlamento e rischiano di essere vanificate per la chiusura anticipata della legislatura”.
In fatto di rifiuti l’Italia sta veramente facendo molto: i siti sotto non in regola all’esame della Commissione Eruoepa sono passati da 5000 a 214, un buon risultato anche se rimane ancora molto lavoro da fare.
Un problema a parte è invece rappresentato dalla Campania, per la cui non corretta gestione dei rifiuti potrebbe essere richiesto il pagamento di 180 milioni l’anno. Situazione critica anche per Roma, oggetto di due procedure d’infrazione per utilizzo quasi esclusivo delle discariche per il trattamento dei rifiuti.
Qualora le cose non dovessero cambiare nei tempi richiesti potrebbe rendersi necessario un aggiornamento della normativa che oltre a contenere le misure più urgenti metta in mano alle autorità competenti la gestione delle Autorità e dia il via alla realizzazione di impianti fuori regione “per il recupero di materia e di energia dai rifiuti in impianti a tecnologia complessa per tempi limitati all’adeguamento dei singoli sistemi regionali e a condizione di non pregiudicare la corretta gestione dei rifiuti nelle regioni di destinazione” si legge nel comunicato stampa diffuso dal Minambiente.