(Rinnovabili.it) – La Corte di giustizia europea dà ragione a Bruxelles e conferma la decisione di sospendere i fondi comunitari per il trattamento dei rifiuti tossici campani. La sentenza del Tribunale UE, arrivata ieri, respinge di fatto il ricorso del governo italiano nei confronti della procedura di infrazione avviata nel 2007 (e relativa agli anni precedenti, fino al 1999); contestualmente la Commissione aveva inviato alle autorità italiane una lettera di costituzione in mora per non aver adottato, in relazione alla regione Campania, tutte le misure necessarie per assicurare che i rifiuti fossero “smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza recare pregiudizio all’ambiente”. Oltre a chiedere l’inclusione di misure idonee a creare una gestione valida e sostenibile dei rifiuti, l’esecutivo europeo aveva anche stabilito che non vi fossero garanzie sufficienti per la corretta realizzazione delle operazioni cofinanziate dal Fondo europeo di sviluppo regionale FESR, bloccando il pagamento di 46,6 milioni di euro.
Respingendo il ricorso italiano, oggi la Corte UE ha confermato formalmente l’inazione del Governo di fronte alle discariche abusive della “terra dei fuochi”. La Commissione aveva anche chiesto alla Tribunale di condannare l’Italia al pagamento di una mega-multa da oltre 256mila euro al giorno più una somma forfettaria pari a 28mila euro moltiplicato i giorni di persistenza dell’infrazione, per non aver dato esecuzione alla sentenza del 2010. Ed ora è arrivato il momento di pagare.