Rinnovabili •

Rifiuti ed escrementi sull’Everest: il Nepal annuncia sanzioni

Migliaia di persone sono salite sulla storica vetta in 62 anni. Oggi l’Everest però è la discarica più alta del mondo, coperta di rifiuti e deiezioni

Rifiuti ed escrementi sull’Everest_ il Nepal annuncia sanzioni

 

(Rinnovabili.it) – Sono trascorsi più di sessant’anni (era il 1953) dalla conquista della vetta più alta del mondo. Ad oggi sull’Everest sono salite oltre 4.000 persone, ma la cosa più impressionante è che vi hanno abbandonato tonnellate di rifiuti, che hanno trasformato il favoloso monte nella discarica più alta del mondo. Ma quest’anno è arrivata la goccia che ha fatto tracimare il proverbiale vaso: il Nepal si è infuriato a tal punto da decidere un giro di vite sugli alpinisti che provano a emulare l’impresa di Sir Edmund Hillary e Tenzing Norgay.

 

Da marzo a maggio si prevede, ogni anno, l’arrivo di circa 300 alpinisti guidati dagli Sherpa sui sentieri ghiacciati dell’Everest. In assenza di servizi igienici, gli scalatori sbrigano le necessità corporali all’aperto, ma il governo del Nepal, stufo di raccogliere i resti delle arrampicate, ha minacciato una più rigorosa applicazione delle sanzioni per convincere gli alpinisti a portare indietro al campo base le loro deiezioni.

La regola fissata nel 2014 ha  stabilito multe fino a 4 mila dollari per le spedizioni i cui membri non porteranno indietro, ciascuno, almeno 8 chili di rifiuti (compresi quelli organici). Da quest’anno i controlli saranno molto più stretti, giurano i funzionari del turismo.

Addirittura, la Nepal Mountaineering Association dichiara che le deiezioni umane sono un problema ben più grande rispetto alle bombole di ossigeno, tende strappate, scale rotte e lattine o contenitori che i gruppi si lasciano alle spalle. Infatti restano intatte nel ghiaccio per tutto l’inverno, per poi venire allo scoperto nella stagione dell’arrampicata, quando si sciolgono i ghiacciai.

 

I rifiuti umani che si sono accumulati nel corso dei decenni diffondono un odore sgradevole, e si comincia a porre il problema dei rischi per la salute delle persone che bevono l’acqua dei fiumi alimentati dalla fusione dei ghiacciai.

Difficile stimare quanti escrementi sono rimasti congelati sotto la neve. Le spedizioni di pulizia Eco-Everest, guidate dalla Dawa Steven Sherpa ogni anno, a partire dal 2008 hanno recuperato 15.000 kg di spazzatura. Nel 2012, gli artisti nepalesi hanno prodotto delle sculture con 1,5 tonnellate di rifiuti prelevati dall’Everest, prendendo parte a una campagna di sensibilizzazione.