L’impianto tratterà circa 150.000 tonnellate di “fanghi” e sarà in grado di far recuperare circa il 50% del materiale in ingresso
Realizzato nell’arco di 24 mesi e con un investimento complessivo di 13 milioni di euro ‘Disidrat’, (questo il nome dell’impianto), sarà in grado di far recuperare circa il 50% del materiale in ingresso che potrà successivamente essere riutilizzato come copertura per le discariche in sostituzione del terreno vegetale o come materiale di consolidamento per le miniere (ad es. per riempire i vuoti sotterranei lasciati dagli scavi). Secondo il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini “un impianto di questo tipo avvicina l’Italia alle migliori esperienze europee”. “Dimostra in particolare – prosegue il Ministro – che è necessario e possibile investire per realizzare una diffusa dotazione impiantistica al servizio del ciclo rifiuti, in grado di preservare l’ambiente e trattenere in Italia la ricchezza economica che il recupero di energia e materia può fornire”.