(Rinnovabili.it) -Un approccio olistico alla gestione dei rifiuti potrebbe farci risparmiare milioni di dollari e ridurre nel contempo le emissioni di gas serra fino al 20%. Questa la conclusione degli esperti delle Nazioni Unite che, insieme all’International Solid Waste Association (ISWA), hanno curato il report Global Waste Management Outlook. Reso pubblico questa mattina ad Anversa, il rapporto avverte che l’insufficienza con cui oggi è affrontata a livello globale la gestione della spazzatura ha fatto sì che il problema stia determinando profonde conseguenze negative sulla salute pubblica, l’economia e l’ambiente. D’altra parte con ben 7-10 miliardi di tonnellate di rifiuti urbani prodotti ogni anno e 3 miliardi di persone prive di accesso a impianti di smaltimento, è facile capire come la questione sia velocemente degenerata. A pesare non è più soltanto l’occidente iperconsumista. La crescita della popolazione e l’urbanizzazione stanno aumentando il volume dei rifiuti anche nelle città a basso reddito dell’Africa e dell’Asia.
“Una risposta urgente al problema non è solo una necessità per la salute pubblica e l’ambiente, ma anche un buon investimento economico. L’inazione sta costando paesi 5-10 volte di più rispetto a quanto costerebbe investire in una buona gestione dei rifiuti”, ha detto il Direttore Esecutivo dell’UNEP, Achim Steiner. “Un maggiore impegno da parte delle nazioni ad applicare sistematicamente le 3 R – Ridurre, Riutilizzare, Riciclare – sarebbe in grado di trasformare il problema dei rifiuti in una risorsa per le nostre economie”. Il rapporto cita anche numerose storie di successo provenienti da paesi in via di sviluppo. Ad esempio, l’inclusione di riciclatori domestici nel sistema comunale di gestione dei rifiuti in Bolivia ha portato alla raccolta e al trattamento di 29.000 tonnellate di rifiuti e la creazione di 443 posti di lavoro verdi. Uno schema simile nella capitale della Colombia, Bogotà, sta portando via alla discarica, ogni giorno, 1.200 tonnellate e dando lavoro a 8.250 persone.