(Rinnovabili.it) – Il Veneto precorre i tempi e sei anni prima di quanto prevede la normativa nazionale annuncia di aver già raggiunto l’obiettivo fissato per la riduzione dei rifiuti biodegradabili in discarica. A dirla tutta, la meta era stata centrata addirittura nel 2010, anno in cui, rivela l’amministrazione regionale, in tutti gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) del Veneto si segnalava il target fissato al 2018 di 81 Kg/ab*anno. E l’ottimo risultato è confermato nel 2011 come rivela l’aggiornamento del “Programma regionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da avviare in discarica”, effettuata della Regione in collaborazione con l’Osservatorio Rifiuti istituito dell’ARPAV.
Il Programma, adottato nel 2004, rende conto dei progressi raggiunti su categorie specifiche di rifiuti – alimenti, rifiuti di giardini, carta e cartone, pannolini e assorbenti, rifiuti legnosi, rifiuti tessili naturali. Per l’assessore alle politiche ambientali Maurizio Conte si tratta di “un ottimo risultato” ma che può e deve essere migliorato.
“Nel Veneto – spiega Conte – l’obiettivo posto a livello nazionale del 2018 risulta già raggiunto a partire dall’annualità 2008: il quantitativo procapite di rifiuti biodegradabili avviati in discarica, calcolato su base regionale, si è praticamente dimezzato in 6 anni (dal 2002 al 2008) fino ad attestarsi nel 2011 al valore di 33 kg, pari a circa un terzo del quantitativo registrato nel 2002”.