(Rinnovabili.it) – Manca meno di una settimana all’attesissimo vertice ONU di New York. In vista dell’apertura del dibattito generale che si terrà nella Grande Mela dal 24 al 26 settembre, la Global Commission on the Economy and Climate ha rilasciato in questi giorni un nuovo rapporto dedicato all’interconnessione tra clima e sviluppo economico. Il documento, dal titolo Better Growth, Better Climate: the New Climate Economy espone una tesi semplice e lineare: i grandi cambiamenti strutturali e tecnologici dell’economia mondiale stanno rendendo possibile ottenere, nel contempo, una riduzione delle emissioni di carbonio e una crescita economica. “E’ possibile avere una crescita migliore e clima migliore”, ha affermato l’ex presidente del Messico, Felipe Calderón a margine della presentazione del rapporto. “E’ possibile creare posti di lavoro e ridurre la povertà e allo stesso tempo ridurre le emissioni di carbonio che minacciano il nostro futuro. E’ possibile, ma abbiamo bisogno di fare alcuni cambiamenti fondamentali e scelte intelligenti”. Di queste scelte tratta il rapporto che confuta ancora una volta quanti vogliono la lotta al climate change in contrasto con il fattore sviluppo.
Lo studio, frutto del lavoro di un anno, è stato condotto da importanti istituti di ricerca provenienti da Brasile, Cina, Etiopia, India, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti e supervisionato da un gruppo di economisti di fama mondiale.“La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in grado di migliorare la qualità della crescita, compresa la creazione di nuovi posti di lavoro e un migliore salute. Un numero crescente di imprese, città e paesi ci sta mostrando che tutto ciò è davvero possibile”, ha continuato Calderon.
“Gli scienziati hanno da tempo messo in guardia contro le potenziali implicazioni del cambiamento climatico sulla crescita economica. Non possiamo più permetterci di bruciare il nostro percorso verso la prosperità. Abbiamo bisogno di una trasformazione strutturale dell’economia globale”, ha spiegato Ban Ki-moon, segretario generale dell’ONU. La nuova relazione fa proprio questo, ha detto. Essa stabilisce un dettagliato piano d’azione globale in 10 punti di raccomandazioni per raggiungere la prosperità e un clima più sicuro allo stesso tempo.
E sottolinea che nei prossimi 15 anni, circa 90.000 miliardi dollari saranno investiti in infrastrutture urbane, agricoltura e nei sistemi energetici mondiali: un’opportunità senza precedenti per indirizzare gli investimenti verso una crescita a basso tenore di carbonio.