I due più grandi inquinatori al mondo hanno deciso di sviluppare congiuntamente la tecnologia di sequestro dell'anidride carbonica dalle centrali elettriche e d’adottare altre misure per combattere il climate change
(Rinnovabili.it) – Finora hanno voluto tenersi fuori dai grandi impegni climatici per ridurre la CO2. Ora Stati Uniti e Cina sembrano decisi a prendere sul serio la questione ambientale, sebbene finora abbiano giocato una partita esclusa a tutte le altre nazioni. Lo scorso aprile, i più grandi emettitori di gas serra al mondo hanno fondato un gruppo di lavoro congiunto sul Climate Change, a cui è stato affidato il compito di lavorare con società e gruppi non governativi e sviluppare piani di riduzione dell’inquinamento.
Il programma d’azione definitivo sarà rilasciato solo ad ottobre 2013; nel frattempo il gruppo di lavoro ha definito cinque iniziative finalizzate a: tagliare la produzione di CO2 dalle fonti più importanti, tra cui veicoli pesanti e centrali elettriche; migliorare l’efficienza energetica; ottimizzare la raccolta e la gestione dei dati sui gas a effetto serra; promuovere le reti elettriche per integrare una maggiore potenza rinnovabile.
L’accordo è stato raggiunto durante l’incontro strategico iniziato ieri a Washington tra il Segretario del Tesoro Jacob J. Lew e il Segretario di Stato John Kerry e le controparti cinesi, il vice premier Wang Yang e il consigliere di Stato Yang Jiechi.
Nel dettaglio le due nazioni implementeranno progetti integrati volti a catturare e stoccare l’anidride carbonica rilasciata dai fumi dei grandi impianti. L’obiettivo è quello di passare dalla fase di ricerca e sviluppo a quella di dimostrazione su larga scala, ha spiegato Stern. Gli accordi si concentrano sul miglioramento delle tecnologie, e non saranno vincolanti, ma la speranza è che la cooperazione avviata tra le due potenze possa contribuire a sostenere i colloqui climatici internazionali e quindi la firma dell’atteso trattato globale di riduzione dei gas serra.