Nuovi studi dimostrano che per i nostri antenati del Paleolitico era una pratica usuale riciclare gli oggetti di uso comune
Le prove di questa antica best practies sono alcuni utensili rinvenuti in un sito archeologico a Castel Guido, risalente a circa 320-270.000 anni fa; si tratta di attrezzi bifacciali realizzati in alcuni casi in pietra e in altri, invece, in osso di elefante. “L’uso di questa materia prima, decisamente raro, era dovuto alla scarsezza di materie prime come la selce e altre pietre nella zona – dice Boschian – Per realizzarli venivano utilizzate, oltre alla pietra, grosse schegge di osso di elefante, derivanti dall’estrazione del midollo, complemento alimentare fondamentale nella dieta dell’epoca. Già questa può essere considerata una forma iniziale di riciclaggio, ma dallo studio di questi oggetti si scopre che a Castel di Guido essi venivano spesso riutilizzati a distanza di tempo, o che una volta rotti erano riciclati per altri scopi”.