Il riciclo dell'alluminio tocca cifre record in Europa e mentre si festeggia il 60esimo compleanno della lattina l'Italia firma il nuovo accordo Anci-Conai
Grazie all’accordo Anci-Conai i Comuni italiani da un lato e i produttori dall’altro si impegnano a rispettare parametri di gestione, conferimento e riciclo dei materiali in alluminio al fine di limitare l’estrazione dei metalli e di conseguenza l’impatto ambientale del processo decidendo che rispetto allo scorso anno i valori di riciclo previsti andranno aumentati dello 0,8%. Si legge in un comunicato stampa diffuso del CiAl (Consorzio Imballaggi Alluminio) “L’adeguamento dei corrispettivi è anche applicabile parzialmente sui materiali provenienti da selezione rifiuti urbani, selezione tappi e capsule, selezione da ceneri pesanti incenerimento ru, riconosciuti all’interno delle fasce qualitative indicate nell’Allegato Tecnico Alluminio”.
Mentre l’Italia pensa a stabilire i propri obiettivi dall’Europa arriva la notizia di un record in fatto di riciclo dell’alluminio: nelle 27 nazioni dell’Europa Unita e nei Paesi dell’EFTA (Associazione Europea di Libero Scambio) il riciclo delle lattine per bevande ha raggiunto il risultato record del 68%. Se a questi dati andiamo ad aggiungere anche i numeri degli altri paesi europei e della Turchia si arriva alla conclusione che si riescono a riciclare circa 25 miliardi di lattine ogni anno con un totale di 365mila tonnellate di alluminio riciclato evitando così emissioni di gas per circa 3 milioni di tonnellate.
Allargando il campo d’azione arriva dalla Germania il primato per la raccolta e il trattamento di imballaggi in alluminio che nel 2012 ha toccato un record che si traduce in un totale di 83 500 tonnellate recuperate su 93 800 tonnellate utilizzate equivalente all’89% di materiale riciclato nell’anno.
“Gli alti tassi di riciclo dimostrano che abbiamo un sistema di riciclaggio ottimamente funzionante in Germania”, dice Hans-Jürgen Schmidt, amministratore delegato del German Aluminium Packaging Recycling (DAVR).