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REWAGEN riduce i consumi di acqua ed energia nei caseifici

Grazie al progetto europeo REWAGEN si ridurrà il consumo di acqua e energia nei caseifici e sfruttando le acque reflue si produrrà idrogeno

Progetto REWAGEN(Rinnovabili.it) – L’industria alimentare ha trovato un nuovo modo di ridurre i consumi di acqua e energia. Trattare le acque di scarico dei caseifici significa infatti risparmiare milioni di euro e ottimizzare la produzione. Il progetto europeo REWAGEN (“Electrochemical water treatment system in the dairy industry with hydrogen recovery and electricity production”) per ottimizzare la produzione e ridurre costi e consumi sta sviluppando un impianto pilota che sia in grado di ripulire le acque di scarto dei caseifici dal siero di latte e riutilizzare la risorsa per produrre energia.

“Il progetto mira a collegare il trattamento delle acque di scarico con la produzione di energia come mezzo efficiente per gestire gli scarichi dell’industria casearia, ovvero siero e acque di scarico”, dice il coordinatore del progetto, Alexander Karos del Fraunhofer IGB in Germania. “Il risultato sarà la produzione di elettricità mediante il recupero e la depurazione dell’idrogeno generato come sottoprodotto nei processi elettrochimici”.

 

Generare elettricità dall’idrogeno ricavato dall’acqua di scarto è una metodologia che potrebbe essere impiegata in differenti settori tra cui  la produzione di biodiesel, la lavorazione delle olive e la macellazione degli animali.

Il progetto, avviato nel 2012 e la cui conclusione è stata prevista per il 2014, ha già raggiunto importanti risultati orientati a soddisfare gli obiettivi fissati: ridurre del 10% il consumo di energia, tagliare del 30% il consumo di acqua e ottenere una percentuale di riciclo delle acque di scarico compresa tra l’80 e il 95%.

 

“Quello alimentare e delle bevande è uno dei più grandi settori industriali in Europa in termini di fatturato”, ha dichiarato Karos. “Le questioni ambientali nell’industria della lavorazione degli alimenti sono varie, ma una delle principali riguarda la prevenzione e il trattamento delle acque di scarico. Questo progetto contribuirà alla crescita del mercato globale per la tecnologia e i servizi ambientali, alla competitività dell’economia dell’UE e creerà anche dei posti di lavoro,” ha continuato Karos. “Vale la pena considerare che i servizi relativi all’acqua e alle acque di scarico forniscono quasi 600 000 posti di lavoro in Europa, con un investimento complessivo annuale di oltre 33 miliardi di euro e un fatturato annuale di circa 72 miliardi di euro. Quindi lo sviluppo di nuove tecnologie per il trattamento delle acque di scarico e del siero del latte potrebbe aprire delle opportunità commerciali in un mercato allettante”.