Il concorso ha assegnato il 1° premio alla toilette che sfruttando le microonde produce syngas per alimentare fuel cell
(Rinnovabili.it) – Scarsa igiene e denutrizione sono tra le principali cause di morte nelle popolazioni del Terzo Mondo. Per far fronte a tali problematiche la Fondazione Bill & Melinda Gates ha messo a disposizione tramite il concorso “Reinventa la toilette” una borsa di studio per cui hanno presentato innovativi progetti ben 22 università invitate a proporre idee per nuovi bagni pubblici o privati che, senza bisogno di acqua e allaccio alle fognature, siano allo stesso tempo igienici e sicuri. Grazie al concorso sarà quindi presto possibile avere a disposizione per le economie disagiate un nuovo sanitario che sarà in grado di trasformare i rifiuti organici umani in energia, acqua pulita e sostanze nutritive senza bisogno di allacciarsi alla rete elettrica nazionale e quindi dando un servizio alle 2,6 miliardi di persone che vivono in condizioni disagiate. I costi bassissimi di utilizzo, che si aggirano intorno agli 0,05 centesimi di dollaro per utente al giorno, portano con loro il vantaggio di mettere a disposizione un WC perfettamente igienico che non emette inquinanti ma esclusivamente energia e sostanze nutritive.
Le idee arrivate alla Fondazione sono molteplici, anche se accomunate da uno stesso obiettivo: igiene ed energia. Tra le 8 proposte finaliste il lavoro del professor Andrew Cotton di Loughborough University che consiste nel costruire una toilette che produce carbone biologico, minerali e acqua pulita. A seguire la proposta rivelatasi la vincitrice della borsa di studio del Prof. Georgios Stefanidis e il suo team di Delft University of Technology che mira a trasformare la toilette in un generatore di energia elettrica trattando i reflui umani con delle microonde. I rifiuti verranno poi gassificati mediante l’impiego di plasma dando origine ad una miscela di monossido di carbonio (CO) e idrogeno (H2) conosciuta come syngas che verrà impiegato per alimentare le celle a combustibile generatrici di energia mentre la terza ipotesi consiste in un depuratore di urina che dalla lavorazione ricava acqua potabile.