Secondo la bolletta elaborata da Greenpeace, sulle spalle di Enel graverebbero quasi due miliardi di euro di costi per gli italiani e 461 morti premature ogni anno
La “bolletta sporca” è arrivata anche nelle sedi dei partiti perché, come dichiarato dal responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia, Andrea Boraschi, “Si parla molto della crisi economica che attanaglia il Paese, ma nessuno parla di un’azienda controllata in maggioranza dallo Stato, che con il carbone provoca all’Italia quasi 2 miliardi di danni ogni anno”. Da qui la richiesta che l’associazione ha avanzato al Governo di assumersi responsabilità: “Noi chiediamo – ha aggiunto Boraschi – che il prossimo esecutivo azzeri i vertici attuali, già responsabili del piano nucleare, e cambi radicalmente la rotta dell’azienda”.