Il fenomeno dei reati ambientali investigato dall'Europol mette in luce un settore poco indagato e poco seguito che minaccia la salute di tutti.
L’organismo internazionale di polizia ha rilasciato una nuova valutazione della minaccia rappresentata dalla criminalità ambientale nell’Unione europea concludendo che i reati ambientali, tra cui il traffico illegale di rifiuti e il commercio delle specie animali in via di estinzione, sono comunemente fenomeni sottovalutati che invece richiedono maggiore attenzione e una risposta più pronta.
Il rapporto sostiene che la criminalità ambientale è spesso legata alla frode e alla criminalità organizzata, e come tale non vi è un obbligo per le imprese e le autorità incaricate di segnalare gli incidenti che rimangono in gran parte sconosciuti. Europol ha detto che il traffico di rifiuti illegali e di specie in pericolo rappresentano i crimini ambientali più importanti, ma l’inquinamento dell’aria e del mare e la vendita di pesticidi contraffatti potrebbero devastare le colture così come l’introduzione di animali selvatici in habitat non idonei rappresenta una minaccia significativa.
“Nonostante i suoi legami intrinseci con l’economia legale, il traffico illecito di rifiuti rimane scarsamente denunciato e poco indagato” ha detto. “Come esempio possiamo riportare il caso dei gruppi italiani di criminalità organizzata impegnati nella fornitura di servizi di gestione dei rifiuti sia al settore pubblico e privato implicati anche nel traffico di rifiuti illeciti.”
A far paura è anche un fenomeno relativamente nuovo: il traffico di rifiuti elettronici nei paesi poveri, come Asia e Africa, dove il cattivo smaltimento dei dispositivi può causare danni ambientali notevoli e di difficile contenimento.