Al tramonto, sono iniziati a comparire sulla nave dei messaggi luminosi composti con le domande che l’organizzazione sta facendo da mesi al Governo
(Rinnovabili.it) – “Concordia, basta disastri!”. Questo il messaggio che è riecheggiato al Giglio dove ieri sera è approdata Raninbow Warrior, la nave simbolo di Greenpece. L’imbarcazione ha iniziato il 28 luglio il primo viaggio in Italia per un tour contro i cambiamenti climatici: da Vado ligure, tappa scelta come un luogo simbolico della lotta al carbone, a Capodistria, Rainbow Warrior porterà a vele spiegate il suo messaggio “Non è un Paese per fossili” nei principali porti italiani. Messaggio arrivato ieri anche sulle acque toscane: al tramonto, infatti sulla nave di Greenpeace, posizionata non lontano dal relitto Concordia, sono iniziati a comparire dei messaggi luminosi composti con luci a led con le domande che l’organizzazione sta facendo da mesi e alle quali non è stata data risposta. Interrogativi come “Un altro disastro, quanto ci Costa?” e “In mare aperto per 5 giorni?”.
L’associazione sottolinea come lo smaltimento delle navi sia bene avvenga il più vicino possibile al luogo in cui si trovano per minimizzare i rischi ambientali, soprattutto quando hanno subito gravi danni. “Non sappiamo cosa accadrebbe se, com’è già successo, durante il traino si dovesse staccare un altro cassone”, afferma Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace Italia. “Non conosciamo previsioni meteo davvero affidabili a cinque giorni (tanto, e forse più, ci vorrà per portare la Concordia a Genova) e non abbiamo certezze su come verranno limitati i rischi di rilascio dei liquidi pericolosi o contaminati che sono dentro il relitto. Infine, non sappiamo con quali garanzie avverrà a Genova la rottamazione della Concordia che deve rispettare le norme comunitarie”.