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RAEE: una nuova direttiva salverà ambiente e salute

(Rinnovabili.it) – Migliorare l’efficienza delle risorse dell’Europa definendo una nuova direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Questa l’affermazione del Commissario per l’ambiente Janez Potočnik venuto a conoscenza del sostegno unanime del parlamento europeo in favore di una revisione dell’attuale direttiva in vigore.

“La decisione odierna del Parlamento europeo è una buona notizia per la salute dei nostri cittadini, per la competitività dell’Europa e per l’ambiente. In questi tempi difficili di cambiamento economico e di aumento dei prezzi delle materie prime, l’efficienza delle risorse è dove i benefici ambientali e la crescita innovativa come opportunità per l’industria europea si fondono insieme. Il flusso dei rifiuti con la massima rilevanza a questo riguardo è quello dei rifiuti elettrici ed elettronici. Oggi il Parlamento europeo ha dato un grande impulso a questa politica, alzando i livelli di raccolta vincolante all’ 85% entro il 2019. Spero che ciò incoraggi alcuni Stati membri ad essere più ambiziosi, e al raggiungimento dei nuovi traguardi, anche prima di tale scadenza. Il trattamento corretto dei RAEE è importante per prevenire danni alla salute umana e all’ambiente, e la raccolta sistematica è il presupposto per il riciclaggio professionale di preziose materie prime come oro, argento, rame e metalli rari, contenute nei nostri televisori usati, computer portatili e telefoni cellulari. “

Attualmente solo un terzo dei rifiuti elettrici ed elettronici nell’Unione europea è segnalato dagli Stati membri dell’UE come raccolto separatamente dagli altri rifiuti e opportunamente trattato. L’attuale obiettivo vincolante di raccolta UE è di 4 kg di RAEE per abitante, pari a circa 2 milioni di tonnellate l’anno su 10 milioni di tonnellate di RAEE prodotti ogni anno nell’Unione europea. Entro il 2020 si stima che il volume dei RAEE salirà a 12 milioni di tonnellate. Il nuovo obiettivo approvato dal Parlamento segnala un obiettivo di raccolta ambizioso: gli Stati membri saranno tenuti a raccogliere il 45% delle apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul loro mercato entro il 2016. Passando poi all’85% dei RAEE generati il meccanismo farebbe sì che circa 10 milioni di tonnellate di RAEE, ovvero circa 20 kg pro capite, potrebbero essere raccolti secondo i meccnismi della differenziata entro il 2020.

La nuova direttiva RAEE darà agli Stati membri dell’UE anche gli strumenti per combattere l’esportazione illegale di rifiuti in modo più efficace. Le spedizioni illegali di RAEE rappresentano un problema serio in Europa, per questo la nuova direttiva costringerà gli esportatori a fornire documenti precisi sulla natura delle loro spedizioni.

 

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