Con il Natale ormai alle porte la corsa ai regali diventa l’occupazione principale nelle pause pranzo e nei week end. Quanto tempo dedicato all’acquisto del pensiero mai scontato, originale e che magari sia anche utile, nella speranza di riuscire a risparmiare qualche euro. Ma allora perché non concentrarsi su regali utili, magari cercando di smaltire vecchi elettrodomestici che rimangono inutilizzati da tempo negli sgabuzzini. Visto che anche quest’anno le statistiche indicano ai primi posti tra i regali più gettonati telefoni cellulari quale occasione migliore per smaltire i vecchi apparecchi non più funzionanti che continuiamo a tenere nei cassetti? Per noi sono solo un peso ma contengono diversi materiali e metalli preziosi che correttamente recuperati possono dar vita a nuovi prodotti.
Il decreto “Uno contro Uno”
Grazie al decreto in vigore da giugno 2010, noto come “Uno vs Uno” i consumatori hanno la possibilità di acquistare un nuovo dispositivo elettrico o elettronico consegnando al negoziante in forma totalmente gratuita un RAEE. Cos’è un RAEE? E’ un rifiuto da apparecchiature elettriche o elettroniche, un dispositivo alimentato dalla corrente elettrica non più funzionante che per noi è un peso, per l’ambiente un rischio e per i consorzi che gestiscono i rifiuti una risorsa preziosa, una sorta di scrigno contenente metalli e sostanze recuperabili e riutilizzabili come il rame, il ferro, l’acciaio, l’alluminio e il vetro.
Ma spesso il decreto non è conosciuto. Né i consumatori né tantomeno i negozianti ne conoscono l’esistenza e spesso anche quando gli avvisi dell’entrata in vigore del provvedimento sono arrivati nei punti vendita la disinformazione fa cadere in molteplici tranelli. Si pensa quindi che ad essere riconsegnati possano essere solo i grandi elettrodomestici mentre in verità anche i piccoli dispositivi, ad esempio i lettori mp3 possono essere ceduti al momento dell’acquisto di un nuovo lettore. Pare infatti che da giugno 2010 il 58% dei grandi elettrodomestici non sia stato ritirato, percentuale che sale all’88% quando si tratta di piccoli dispositivi.
Le nuove etichette energetiche
La mancanza di informazione si misura anche a livello cittadino: pare infatti che solo il 17% degli intervistati durante un’indagine Ipsos abbia rivelato di conoscere il decreto Uno contro Uno. Consapevoli di tale situazione Legambiente e Remedia hanno provveduto a lanciare un appello che si è tradotto e concretizzato in una miniguida per il corretto smaltimento dei RAEE e in una campagna di informazione battezzata ‘Noi ci crediamo e li ricicliamo. E tu?’. Il Natale può essere l’occasione giusta per eliminare elettrodomestici poco efficienti scegliendo di acquistare e regalare lavatrici, frigoriferi o altri dispositivi che consumano meno energia e rispettano l’ambiente. Per far questo e per procedere al giusto acquisto sarà importante, nel caso si voglia sostituire un grande elettrodomestico, fare attenzione alle etichette che per legge riportano i consumi. Energia, acqua e livelli di rumore prodotto sono tra le principali caratteristiche che le nuove etichette, entrate in vigore lo scorso 30 novembre e valide in tutta Europa, riportano per fare in modo che il consumatore possa procedere ad un acquisto limpido, chiaro e consapevole. Le classi energetiche, 7 in totale, includeranno oltre alla classe di massima efficienza A, anche le nuove A+, A++ e A+++ contraddistinte sempre dagli stessi colori, che vanno dal rosso intenso degli apparecchi meno performanti (classe D) al verde acceso delle classi più efficienti.
I numero del riciclo
Ma nonostante la scarsa conoscenza delle possibilità di aiutare l’ambiente gestendo correttamente i RAEE i numeri del Rapporto di L’Italia del Riciclo 2011 promosso da FISE Unire (l’Associazione di Confindustria che rappresenta le aziende del recupero rifiuti) e d alla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile presentato ad inizio dicembre, rivela che nel 2010 sono state raccolte 245mila tonnellate di RAEE il che ha fatto raggiungere e superare gli obblighi europei che invitano i paesi a raggiungere una quota procapite di tali rifiuti pari a 4 kg.
In Italia sono principalmente due i consorzi che si occupano della gestione dei RAEE con filiere che dalla raccolta arrivano fino al recupero dei materiali. Dal primo gennaio al 15 dicembre 2011 l’ecocontatore dei rifiuti elettronici presente sul sito di Ecodom segnala 83.519 tonnellate di rifiuti gestiti, 594.278.000 kWh risparmiati e 1.619.500 tonnellate di CO2 evitate all’atmosfera, in linea con la convinzione che recuperando i materiali dai dispositivi non funzionanti si può ridurre l’estrazione di materie prime, evitando al pianeta i processi di estrazione dei metalli. Grazie a Remedia sono invece state trattate nel corso del 2011 45mila tonnellate di RAEE recuperando il 91% dei materiali contenuti nei rifiuti tecnologici.