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RAEE: in Emilia ci pensa il cassonetto intelligente

RAEE(Rinnovabili.it) – Per adeguarsi agli obblighi imposti all’Uno contro Zero il Consorzio Ecolight in collaborazione  con Hera ha dato vita di un progetto che avvicina i cittadini alla raccolta dei RAEE esausti. A differenza del vecchio provvedimento che obbligava all’acquisto di un nuovo dispositivo elettrico per la consegna del vecchio, non più funzionante, il nuovo decreto permette al consumatore di disfarsi dei RAEE senza necessariamente dover comperare un nuovo prodotto equivalente ma a patto che il negozio di servizio abbia una superficie superiore ai 400 mq. Per contribuire al successo dell’iniziativa le due realtà che operano nell’ambito dei rifiuti elettronici hanno deciso di sostenere la diffusione di dieci RAEEshop Evolution nuovi cassonetti intelligenti posizionati in Emilia Romagna per favorire il corretto conferimento dei dispositivi elettronici non più funzionanti.

Da oggi quindi Bologna, Casalecchio di Reno (Bo), Ferrara, Modena, Campogalliano (Mo), Ravenna, Savignano sul Rubicone (Fc) e Forlì offrono al consumatore la possibilità di gettare via i propri RAEE di piccole dimensioni con la certezza che tutti i materiali riciclabili verranno recuperati e riutilizzati.

 

“È un servizio che abbiamo predisposto per rispondere all’Uno contro Zero, ovvero l’obbligo di ritiro gratuito dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni -fino a 25 cm- da parte dei negozi che hanno una superficie di vendita dedicata alle apparecchiature elettroniche superiore ai 400 metri quadrati”, spiega il direttore generale di Ecolight Giancarlo Dezio. “Un servizio che solleva i negozi dalla gestione dei rifiuti consegnati dai clienti, ma soprattutto va incontro ai cittadini nell’ottica di facilitare il conferimento dei RAEE per aumentarne i volumi di raccolta”.

 

I cassonetti intelligenti rientrano nell’ambito del progetto Identis WEEE – iniziativa cofinanziata dall’Unione Europea all’interno del programma Life+ e realizzata da Hera, Ecolight e dalla fondazione spagnola Ecolum – e per funzionare non hanno bisogno di un operatore perché permettono di selezionare il tipo di prodotto da smaltire aprendo così in maniera automatica il giusto sportello per il conferimento. Nel dispositivo possono essere collocati cellulari, pile esauste e piccoli elettrodomestici oltre alle lampadine.

 

“In concreto, si tratta di un doppio servizio che mettiamo a disposizione sia della distribuzione nell’intento di sgravarli dalla gestione di questi rifiuti, sia ai consumatori che sapranno che in un determinato punto potranno portare i loro rifiuti elettronici – prosegue Dezio -. L’intento non è solamente proseguire in quel cammino di sensibilizzazione e di conoscenza dei RAEE, ma anche di dare un significativo contributo alla raccolta di questi rifiuti. I nuovi traguardi indicati dalla normativa sono impegnativi: nei prossimi due anni dovremo passare dai 4 kg procapite raccolti ai 12. E per questo occorre l’impegno di tutti: nostro, da parte della distribuzione e da parte dei cittadini”.

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