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Bisogna raddoppiare gli sforzi per tagliare le emissioni delle auto

Per centrare gli obiettivi che si è data per legge l’Europa deve costringere i produttori di auto a migliorare l’efficienza per ridurre le emissioni

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(Rinnovabili.it) – Le auto prodotte nel 2016 producono in media emissioni più basse dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Si tratta del più piccolo miglioramento registrato dall’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) negli ultimi dieci anni. I dati provvisori pubblicati dall’agenzia dicono che nel vecchio continente un’auto di nuova fabbricazione emette circa 118.1 grammi di CO2 per chilometro, 1,4 in meno di un’auto prodotta nel 2015. È ben poca cosa di fronte alle sfide che attendono tutti i paesi membri, alle prese con necessità di ridurre drasticamente le emissioni dopo la firma dell’accordo di Parigi.

 

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La strada sembra ancora lunga, sebbene i tempi siano stretti: i gas climalteranti delle auto sono diminuiti di oltre 22 g/km dal 2010 (-16%), ma l’obiettivo è raggiungere i 95 g/km entro il 2021. Per questo l’EEA sostiene che l’efficienza dei veicoli debba aumentare in modo significativo in ognuno dei prossimi cinque anni: sostanzialmente serve raddoppiare gli sforzi, per tagliare nella metà del tempo una simile quota parte di emissioni.

Per quanto riguarda il rimpiazzo del parco auto più obsoleto con vetture di nuova generazione, qualche passo avanti è stato fatto: le vendite di veicoli diesel nuovi sono calate per il secondo anno consecutivo, scendendo sotto il 50% del parco totale messo in circolazione. Si tratterebbe della percentuale più bassa di auto diesel dal 2009. A parte il nuovo, però, il trend va in altra direzione. Le vendite assolute di auto diesel sono aumentate di più di 192.300 veicoli anno su anno, ed è ancora questo il tipo di vetture più acquistato in Europa con il 49,4% del mercato. Seguono le benzina (47%) e a grande distanza quelle a carburante alternativo (3.3%).

 

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Sebbene le auto elettriche continuino a crescere, il ritmo è più lento nel 2016 rispetto agli anni precedenti. Circa 64 mila veicoli elettrici a batteria sono stati immatricolati l’anno scorso, con un aumento del 13% rispetto ai 57 mila del 2015. Sul podio delle immatricolazioni la Francia (22.689 veicoli), la Germania (11.472) e il Regno Unito (10.268).

Ma la percentuale sul totale non è molto incoraggiante. Anche sommando le elettriche alle ibride, si arriva appena all’1,1% di tutte le nuove autovetture vendute nell’UE. Tra l’altro si registra un calo di 3.200 veicoli rispetto al 2015, quando auto elettriche e ibride coprivano l’1,2% delle immatricolazioni.