La raccolta di Remedia ha segnato nel 2013 un + 2,9% rispetto all’anno precedente, con ben 42mila tonnellate di e-waste gestite e oltre 38mila avviate al riciclo
(Rinnovabili.it) – In fatto di raccolta Raee domestici, la Lombardia non è seconda a nessuno. Lo rivela, in una nota stampa, ReMedia, uno dei principali Sistemi Collettivi italiani per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il consorzio ha, infatti, pubblicato i dati di raccolta e gestione relativi al 2013, rivelando performance ancora una volta migliorate. Lo scorso anno, a fronte della raccolta di 42.000 tonnellate di rifiuti tecnologici (una crescita del 2,9% rispetto al 2012) ReMedia ha avviato a un corretto riciclo 34.835 tonnellate di RAEE domestici – generati da nuclei familiari – 2.542 tonnellate di RAEE professionali – prodotti dalle imprese e dagli enti pubblici – e 4.260 tonnellate di pile e accumulatori portatili. A fare la parte da leone sono televisori e monitor (raggruppamento R3) che da soli rappresentano ben il 51,45% del totale di e-waste gestito da ReMedia; parliamo di oltre 17.900 tonnellate di rifiuti seguiti solo a molta distanza dall’elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici.
“L’incremento dei volumi di raccolta di rifiuti tecnologici è una delle grandi sfide ambientali che l’Italia deve affrontare nei prossimi anni. Una volta recepita la nuova Direttiva europea sui RAEE, dovremo aumentare ancora di più l’impegno per arrivare a raccogliere e smaltire l’85% di RAEE generati entro il 2019”, spiega Danilo Bonato, Direttore Generale di ReMedia. E se il primo posto della classifica regionale è tutto della Lombardia, male non se la cavano neppure Emilia Romagna e Veneto rispettivamente con 3.581 tonnellate e 3.108 tonnellate. “Non dobbiamo dimenticare – prosegue Bonato – che i rifiuti tecnologici hanno un valore economico e ambientale: avviarli a un corretto riciclo significa recuperare materie prime, metalli preziosi e terre rare da reintrodurre nel ciclo produttivo, risparmiare energia ed evitare emissioni di CO2”.