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Quanto sono preoccupati gli italiani dei cambiamenti climatici?

In Europa, gli italiani sono tra i più ottimisti con il 69% della popolazione convinto sia ancora possibile invertire la tendenza. Per il 73% dei cinesi il fenomeno rappresenta il principale tema che la società deve affrontare. Una posizione condivisa solo dal 47% degli europei e dal 39% degli americani

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Credit: BEI

I cambiamenti climatici spaventano ma allo stesso tempo prevale un diffuso ottimismo sulla possibilità di risolvere la crisi ambientale in corso

(Rinnovabili.it) – Lanciata ieri dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), la seconda edizione dell’indagine sul clima. Il sondaggio – condotto in partenariato con la BVA, società di consulenza specializzata in ricerche di mercato – si dimostra un importante indicatore di come i cittadini dell’Unione europea, degli Stati Uniti e della Cina vivano e percepiscano, in generale, il fenomeno dei cambiamenti climatici. 

 

Una sensibilità che cambia da regione a regione e che si fa più forte proprio tra gli abitanti della Repubblica popolare. Il 73% dei cinesi ritiene, infatti, che i cambiamenti climatici siano tra i grandi temi che la società deve affrontare, una percentuale di gran lunga superiore a quella degli europei (47%) e degli americani (39%). Caso a parte per gli italiani: il 73% del campione nazionale ritiene di essere in prima persona coinvolto nella soluzione di questa crisi. nel dettaglio , lo scioglimento dei ghiacciai (47%), inquinamento atmosferico (40%) e aumento delle temperature (39%) rappresentano ad oggi i tre segni più preoccupanti dei cambiamenti climatici. Benché l’86% del pubblico italiano riconosca come l’uomo abbia largamente contribuito a causare tali fenomeni, il 69% di essi crede sia ancora possibile invertire la tendenza. Dato che segna una percentuale di ben 10 punti “più ottimista” rispetto alla media europea, ferma al 59%. 

 

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Al pari degli italiani, i dati del sondaggio mostrano anche che i cinesi sono sostanzialmente più ottimisti dei cittadini che vivono in altre regioni geografiche del mondo: la percentuale di intervistati in Cina che ritengono sia ancora possibile invertire la tendenza dei cambiamenti climatici raggiunge infatti l’80%, contro il 59% degli europei ed il 54% degli americani.

Questo è quanto emerge dall’indagine della BEI, che rappresenta uno strumento fondamentale per capire come i cittadini avvertono i cambiamenti climatici, e il ruolo che dovrebbe essere svolto, ai loro occhi, dai propri leader dei settori pubblico e privato”, ha commentato Emma Navarro, Vicepresidente della BEI responsabile dei finanziamenti a favore del clima e dell’ambiente. “In quanto Banca per il clima dell’UE, la BEI è uno dei maggiori finanziatori multilaterali in campo climatico a livello mondiale, e si impegna a moltiplicare i propri sforzi in questo ambito. È per questa ragione che è essenziale da parte nostra ascoltare le posizioni dei cittadini per essere sicuri di rispondere a ciò che li preoccupa, in modo che nessuno di loro rimanga indietro”.

 

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