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Quando il rifiuto di vetro non è più un rifiuto

Dal 1° gennaio di quest’anno i rottami di vetro destinati a processi di rifusione cessano di essere considerati rifiuti per diventare nuovamente un prodotto

(Rinnovabili.it) – Da oggi in poi il vetro destinato alla catena del riciclo smette di essere etichettato come rifiuto. Lo stabilisce  il nuovo regolamento riguardante la seconda vita di questo materiale, approvato a fine dicembre dalla Commissione europea e in vigore dal 1° gennaio di questo nuovo anno.

 

La norma, che sarà applicabile negli Stati membri a decorrere dall’11 giugno 2013, stabilisce nel dettaglio in quali casi i rottami di vetro destinati alla produzione di sostanze od oggetti attraverso processi di rifusione cessano di essere rifiuti. Tali criteri sono stati elaborati dal Centro comune di ricerca (CCR) che in una serie di relazioni aveva indicato l’esistenza di un mercato e di una domanda per i rottami di vetro da utilizzare come materia prima nell’industria.

 

Nel dettaglio il regolamento stabilisce limiti sulla quantità di contaminanti come i metalli, sostanze organiche e pietre che possono essere contenuti negli scarti vetrosi essere sufficientemente puri e soddisfare le norme o specifiche pertinenti richieste dal comparto produttivo. Il provvedimento introduce anche gli adempimenti del produttore ovvero la dichiarazione di conformità per ciascuna partita di rottami di vetro e l’applicazione di un sistema di gestione. Un ente terzo indipendente dovrà accertare, con periodicità triennale, che tale sistema soddisfi i requisiti richiesti.