Le attività umane sono la causa principale dell’inquinamento atmosferico, ma anche le fonti naturali possono svolgere un ruolo rilevante. Lo dimostrano Cipro, Francia, Grecia, Italia e Spagna
In realtà, calcolare l’esatta quantità di inquinanti naturali risulta essere abbastanza complicato; eppure, osserva la relazione, in alcuni paesi questo contributo è tutt’altro che trascurabile. Le più comuni fonti naturali di particolato in Europa sono la polvere proveniente del deserto, i vulcani, gli incendi boschivi, e il sale contenuto negli spruzzi del mare. Undici Stati Membri hanno segnalato che le fonti naturali hanno spinto le concentrazioni di particolato oltre i valori limite nel 2008 o 2009 (Austria, Cipro, Germania, Grecia, Francia, Italia, Lettonia, Malta, Portogallo, Spagna e Regno Unito). Il più alto numero di casi sono stati segnalati dai paesi mediterranei: Cipro, Francia, Grecia, Italia e Spagna. “La cattiva qualità dell’aria causata dalle fonti naturali è per definizione al di fuori del nostro controllo”, ha spiegato il direttore esecutivo SEE Jacqueline McGlade. “Ma questa analisi mostra che le autorità dovrebbero compiere sforzi supplementari per ridurre l’inquinamento atmosferico che può essere controllare, perché l’effetto cumulativo delle particelle naturali e quelle artificiali può danneggiare la salute della gente”.