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Qualità dell’Ambiente Urbano: emissioni dimezzate ma ancora troppo alte

In Italia ci si sposta sempre di meno, ma l’auto privata rimane ancora la prima scelta e, complice il riscaldamento, le emissioni di PM10 continuano a preoccupare

Qualità dell’Ambiente Urbano: emissioni dimezzate ma ancora troppo alte

 

(Rinnovabili.it) – Come si vive nelle città italiane? Alla domanda risponde ogni anno il Rapporto ISPRA sulla Qualità dell’Ambiente Urbano. Realizzato dall’intero Sistema nazionale per la protezione ambientale affronta temi inerenti il consumo di suolo, il verde urbano, la qualità dell’aria, la mobilità urbana. La decima edizione del rapporto ci porta in un’Italia attiva sul fronte dello smog ma ancora troppo lontana dai necessari obiettivi ambientali. Dal 2000 al 2012 nelle aree urbane analizzate le emissioni di PM10 sono quasi sempre in diminuite, con una riduzione complessiva del 37% (tranne nel caso di alcune città più piccole per le quali il crescente consumo di biomassa legnosa per il riscaldamento ne ha determinato un incremento complessivo). Più in generale invece, considerando le 73 città nell’insieme si stima che le emissioni dal settore industriale e dai trasporti su strada si siano ridotte del 63% e del 50% rispettivamente, mentre quelle da riscaldamento siano aumentate del 47% tra il 2000 e il 2012.

In questo contesto le emissioni di NOx dalle 73 città risultano pari al 26% delle emissioni stimate nell’inventario nazionale delle emissioni in atmosfera; stessa percentuale per gli ossidi di Zolfo, mentre il monossido di carbonio sale al 30%.

 

A questo se ne aggiunge un altro interessante, quello sulla mobilità. Il rapporto mostra gli Italiani, per quanto attiene ai trasporti, sono ancora lontani da uno shift modale: ci si sposta sempre di meno e si dichiara di voler usare il trasporto pubblico, ma l’offerta cala nella maggioranza delle aree urbane e l’auto privata detiene ancora il primato. Entrando nel dettaglio, il parco auto al 31/12/2013 suddiviso per tipo di alimentazione a livello nazionale fa registrare una quota sul totale parco del 52,2% per la benzina, 40,4% per il gasolio, 5,3% per il gpl e 2,1% per il metano. “Tra le città considerate, a Trieste, Como e Varese l’incidenza
percentuale delle auto a benzina supera il 70% contro circa il 25% di vetture a gasolio, che a loro volta raggiungono la quota più elevata nei Comuni di Andria, Matera e Benevento dove circolano in generale auto con maggiore anzianità. Sono le città dell’Emilia Romagna a detenere la quota maggiore di parco auto alimentato a gpl grazie anche ad una alta presenza di impianti di distribuzione ed alla composizione di un parco auto relativamente giovane”.