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Putin: ripuliremo l’Artico russo dai rifiuti del passato

Il nuovo piano di governo di Putin punta alla bonifica delle aree russe dell'Artico, inquinate da fusti di materiali tossici, rifiuti organici e carburante

(Rinnovabili.it) – Ripulire l’Artico dalla spazzatura che nel tempo si è accumulata. Durante una visita al Porto White Sea di Arkhangelsk il presidente russo Putin ha presentato un ambizioso piano nazionale per ripulire intere aree del settore russo dell’Artico. Nel periodo compreso tra il 1930 e il 1990 questo territorio ha ospitato un intensivo di sviluppo civile e militare, che ha lasciato gli spazi fortemente inquinati. Visitando la zona nel 2010 Putin ha notato interi edifici completamente abbandonati, cumuli di rifiuti, fusti di carburante arrugginiti che hanno rilasciato sostanze tossiche inquinando il terreno e il mare. Nel 2011 una missione di ricognizione nelle isole ha scoperto centinaia di migliaia di fusti di carburante, circa 18mila tonnellate di rottami metallici e oltre 60mila metri cubi di rifiuti domestici in decomposizione.

“La Russia sta portando avanti progetti ambiziosi per rafforzare la propria presenza economica e militare nell’alto Artico. Questo presuppone la costruzione di nuovi porti, strade e ponti oltre  ad un ulteriore sviluppo del petrolio, del gas e di giacimenti minerari. È importante sottolineare che questo programma deve essere combinato con gli sforzi per preservare il fragile ecosistema dell’Alto Artico. Questo ecosistema è vitale per il benessere dell’intera biosfera e deve essere trattata con la massima cura. Purtroppo, prima di intraprendere nuovi progetti, dobbiamo ripulire l’inquinamento che abbiamo ereditato dal passato. ”

L’intera operazione richiederà anni di lavoro, di sorveglianza e di rilevamenti satellitari oltre che spedizioni via mare per andare a ripulire principalmente l’arcipelago Franz Josef.