Rinnovabili

Bezzini: i record green della Provincia di Siena

Simone Bezzini

La provincia di Siena è la prima vasta area, in Europa, ad aver raggiunto il fatidico obiettivo dell’abbattimento delle emissioni.

 E’ stato certificato, infatti, che il territorio di questa provincia abbia una capacità di assorbimento delle emissioni di gas ad effetto serra del 102%  e che abbia raggiunto, con ben sette anni di anticipo, gli obiettivi fissati dalla Direttiva Europea per il 2020. Una grande vittoria sul fronte ambientale conquistata da un ‘Amministrazione passata, quasi improvvisamente,  tra le più virtuose europee. Insomma, nella nostra bell’Italia si ottengono anche risultati che appartengono all’orgoglio nazionale e sui quali vorremmo, con curiosità e ammirazione, conoscere i particolari.

 

Mauro Spagnolo: Presidente, si è appena concluso, con vostra grande e giusta soddisfazione, il convegno che ha celebrato Siena come la prima area vasta in Europa a emissioni zero: l’ormai famoso progetto Siena Carbon Free. L’elemento di grande interesse è che gli obiettivi sono stati raggiunti con largo anticipo rispetto alle previsioni. In cosa consiste il progetto?

 

Simone Bezzini: Il progetto Siena Carbon Free nasce da un percorso di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative sul fronte ambientale intrapreso dalla Provincia di Siena oltre dieci anni fa. La prima analisi del territorio attraverso indicatori ecodinamici risale al 2003, anno del conseguimento, primi in Italia, della Certificazione ambientale ISO 14001. Con la campagna Caldaie pulite e sicure, già dal 2004, questo ente aveva messo in campo meccanismi di incentivazione che sono proseguiti fino all’attivazione del conto energia nazionale. E’ nel 2006, ottenuta la Registrazione Emas, che è maturato l’obiettivo di poter arrivare all’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2015. Lo abbiamo centrato con due anni di anticipo, raggiungendo il 102 per cento della capacità di assorbimento delle emissioni dei gas ad effetto serra. I dati si riferiscono al 2011, sulla base del bilancio delle emissioni certificato da un ente terzo, Rina Services Spa, di cui la Provincia di Siena è stata la prima a dotarsi avvalendosi della collaborazione del Gruppo di Ecodinamica del Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Siena. In sei anni, dal 2006 al 2011, le emissioni di CO2 si sono ridotte del 20,1%, i consumi di combustibili fossili sono diminuiti del 19,4% e la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile è aumentata del 22%. Per capire la portata straordinaria del nostro risultato cito il dato sulla capacità di riassorbimento di CO2 riferito al 2011 per Italia e Europa: la prima è al 13%, la seconda al 6%.

 

MS: Con quali azioni concrete è stato realizzato?

 

SB: Il raggiungimento dell’obiettivo Siena Carbon Free è un risultato importante che premia tutto il territorio e che è stato possibile grazie a un sistema integrato di azioni sviluppato su quattro punti cardine: la riduzione dei consumi energetici da combustibili fossili; gli incentivi per lo sviluppo di energie rinnovabili, a partire dal fotovoltaico; un crescente efficientamento energetico attraverso il controllo degli impianti termici installati in tutto il territorio senese, da soggetti pubblici e privati, e una riqualificazione energetica degli edifici pubblici che ha coinvolto il nostro patrimonio immobiliare e gran parte dei Comuni, preceduta da diagnosi energetiche. A questo si è unita la salvaguardia dei boschi e delle riserve naturali, risorsa enorme per la capacità di riassorbimento di Co2 che ha permesso alla provincia di Siena di partire da un contesto favorevole per raggiungere in anticipo l’obiettivo. Così come ha giocato un ruolo positivo la produzione geotermica, che da sola copre quasi il 90% del nostro fabbisogno elettrico. Il nostro lavoro non si ferma con il raggiungimento di questo prestigioso traguardo, vogliamo e possiamo fare ancora di più, a partire dalla sensibilizzazione dei cittadini.

 

MS: Sempre a proposito di questo importante obiettivo raggiunto, lei ha parlato del progetto della Provincia di Siena come un “modello di governance virtuoso esportabile in qualsiasi realtà territoriale” mentre il Ministro Orlando ha alzato il tiro affermando che “Carbon Free” è un marchio di qualità per tutto il Paese. E’ davvero possibile nell’attuale sistema Paese, secondo lei, replicare questa esperienza?

 

SB: Ne siamo convinti, la nostra esperienza può essere replicata ovunque e questo è certamente un punto di forza del modello di governance che è stato costruito. Avere un quadro aggiornato delle prestazioni del sistema complessivo del territorio in grado di valutare in modo affidabile la riduzione delle emissioni e la capacità di riassorbimento di Co2 ci ha permesso di costruire una strategia e valutare quali azioni mettere in campo, cogliendone di volta in volta i risultati. In questo processo è stato coinvolto tutto il territorio, dalle istituzioni ai cittadini fino alle imprese e agli ospiti delle Terre di Siena. Iclei, l’associazione internazionale che riunisce gli enti locali impegnati nello sviluppo sostenibile delle proprie realtà, è stato un punto di riferimento costante in tutto il percorso. Sulla validità del progetto continuano ad arrivarci conferme dall’esterno, sia in Italia che all’estero. Siamo stati più volte protagonisti di premi e iniziative internazionali come esempi di “buona pratica” per uno sviluppo sostenibile, a conferma di un’esperienza unica nel suo genere. Anche il Ministro Orlando, in occasione del convegno, si è detto interessato a collaborare e contribuire affinché il progetto della Provincia di Siena venga replicato in altre aree del Paese. Il nostro può essere uno strumento di governance per la pianificazione dello sviluppo sostenibile.

 

Provincia di Siena, un modello di governance eco-virtuosoMS: Mi risulta che attualmente sia in fase di elaborazione la documentazione per il Sistema di gestione energia che porterà alla certificazione ISO 50001 per monitorare, controllare e migliorare in maniera sinergica le performance ambientali ed energetiche del territorio provinciale. Di cosa si tratta?

 

SB: L’iter che stiamo seguendo è mirato ad ottenere un ulteriore livello di certificazione, che va ad unirsi al sistema di gestione ambientale certificato dalla ISO 14001 e all’adesione volontaria ad Emas. Il nostro approccio è sempre stato quello di una gestione integrata complessiva, tesa al miglioramento continuo della nostre prestazioni, sia ambientali che energetiche. Quando arriveremo al termine del percorso il nostro sistema sarà tutto certificato. L’obiettivo è arrivare ad una gestione energetica più efficace è vantaggiosa per ridurre ulteriormente i costi energetici complessivi, sia in termini economici che ambientali.

 

MS: Parliamo dell’alluvione del 21 ottobre scorso. Lei ha dichiarato che “ancora permangono forti disagi in vaste aree a causa di numerose interruzioni della viabilità per frane, ponti crollati e smottamenti e le aziende rischiano di essere messe in ginocchio se non saranno risarcite in tempi brevi dai danni subiti”. Lo Stato ha fatto la sua parte?

 

SB: Il primo stanziamento di risorse messo a disposizione dal Governo per gli interventi di somma urgenza è assolutamente insufficiente per dare risposte al territorio senese, colpito pesantemente da un evento eccezionale che ha creato ingenti danni alle infrastrutture, al patrimonio pubblico e privato, a numerose imprese e strutture produttive agricole. Emergenze di questa portata rendono indispensabile liberare risorse dal patto di stabilità, come abbiamo chiesto sia al Governo che al Parlamento, superando una norma che sta vincolando in maniera paradossale l’intervento di enti locali che avrebbero fondi disponibili. E poi occorre rivedere la ripartizione di funzioni nella difesa del suolo, andando oltre la frammentazione attuale, e favorire una semplificazione nelle procedure urbanistiche per interventi in questo settore, sempre più fondamentale per mettere in sicurezza i nostri territori, in tutta Italia.

 

MS: Infine Presidente: come si ripercuoterà concretamente il buon esito del progetto Carbon Free sulla vita dei cittadini di Siena?

 

SB: La tutela e il miglioramento continuo dell’ambiente in un’ottica di sostenibilità è un fattore che incide positivamente sulla qualità della vita dei cittadini, da sempre alta in provincia di Siena, ma anche sulla capacità del nostro territorio di essere sempre più competitivo sul fronte dello sviluppo economico e attrattivo sul piano degli investimenti e dei flussi turistici. Da anni stiamo lavorando per potenziare l’immagine green delle Terre di Siena, con iniziative tese a valorizzare le nostre eccellenze paesaggistiche, culturali, artistiche ed enogastronomiche. Un territorio carbon free ci dà sicuramente una bella spinta in questa direzione. Sul fonte interno, sta partendo la campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini, con esempi concreti di risparmio ed efficientamento “L’energia non ci manca”. Direi che lo abbiamo dimostrato. www.lenergianoncimanca.it.

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