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Con il progetto SCOW anche il compost va in vacanza

Il progetto contribuirà a migliorare la gestione generale dei rifiuti, chiudendo il ciclo della materia organica in territori con un importante mancanza di carbonio organico nel suolo

Con il progetto SCOW anche il Compost va in vacanza

 

(Rinnovabili.it) – Sviluppare una raccolta dei rifiuti organici a  basso costo, tecnicamente semplice e di alta qualità. Questo uno degli obiettivi che mira a raggiungere SCOW, un progetto europeo triennale finanziato nell’ambito del Programma ENPI CBCMED. Nello specifico, SCOW mira a definire dei modelli di gestione e riciclaggio dei rifiuti biodegradabili, che siano innovativi, sostenibili ed appositamente studiati per le esigenze dei territori a vocazione turistica ed agricola dell’area del Mediterraneo.

 

Lanciata nel 2013, l’iniziativa approda in questi giorni alla Global Farm of the Future di EXPO 2015, per presentare i risultati di questi anni di lavoro. In tutto questo tempo, il progetto ha istallato e testato impianti di raccolta e compostaggio decentralizzati di piccole dimensioni, direttamente nei pressi dei siti di produzione dei rifiuti in Catalogna (Spagna), Corsica (Francia), Provincia di Genova (Italia), nell’alta Galilea (Israele), in Cisgiordania (Palestina) e a Malta. Qui i partner – per l’Italia,  l’Environment Park di Torino e il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) – hanno definito uno schema innovativo e sostenibile di gestione dei rifiuti organici in zone con affluenza turistica stagionale, ottimizzando recupero e trattamento.

 

Il progetto si è anche impegnato a coinvolgere in maniera diretta i diversi attori – i comuni, le attività turistiche, “riciclatori esistenti” e gli agricoltori – necessari a garantire la corretta applicazione di tutte le fasi dell’iniziativa. L’esperienza di SCOW sarà potenzialmente replicabile in altre aree del Mediterraneo, riducendo gli impatti alla fonte, attraverso una semplice gestione della raccolta dei rifiuti organici e del loro trattamento con una prospettiva di autosufficienza. Il progetto ha realizzato circa 15 impianti di compostaggio di taglia media e circa 400 compostiere di comunità, nelle località sopracitate. Inoltre è stato sviluppato da parte di Envipark un protocollo di monitoraggio degli impianti e della qualità del compost prodotto i cui dati saranno disponibili su piattaforma WebGIS.