(Rinnovabili.it) – Uniti per mettere in campo una strategia che colpisca dal basso il problema dell’inquinamento atmosferico. I diciotto partner del progetto Prepair sono pronti a dar battaglia allo smog che ammorba il Bacino padano coinvolgendo da vicino la popolazione. Come? Educando, informando e formando. La finalità del progetto è, infatti, quella di promuovere stili di vita, di produzione e di consumo più sostenibili, cioè capaci di incidere sulla riduzione delle emissioni. E per farlo, l’iniziativa individuerà specifiche azioni di sensibilizzazione e divulgazione rivolte ad operatori pubblici, privati e alle comunità locali.
Mentre l’Italia si prepara a ricevere l’ennesimo richiamo da parte di Bruxelles sui valori dei contaminanti atmosferici (rischiano nuove salatissime multe), Emilia-Romagna, capofila del progetto, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia e la Provincia di Trento, insieme ad una serie di agenzie ambientali e amministrazioni comunali, studiano come sostenere il percorso che dovrà portare al pieno rispetto degli standard comunitari.
L’iniziativa – che coinvolge anche l’Agenzia per l’ambiente della Slovenia – può contare su 17 milioni di euro, 10 dei quali messi a disposizione dall’Europa. “L’approvazione del progetto da parte della Commissione europea è un importante risultato di area vasta – ha affermato l’assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo -. Significativa è la presenza al nostro fianco di Piemonte, Lombardia e Veneto, con cui stiamo già lavorando per le azioni di contrasto all’inquinamento nella Pianura padana, e dei tre principali Comuni di quest’area: Milano, Torino e Bologna. Abbiamo a disposizione sette anni di lavoro per far crescere la consapevolezza delle nostre comunità: il problema dell’inquinamento va affrontato insieme, con un approccio integrato capace di andare oltre i confini amministrativi”.
Trasporti, gestione razionale dell’energia, riscaldamento domestico e agricoltura, saranno i campi di intervento individuati per sperimentare azioni di miglioramento della qualità dell’aria a partire dal Bacino padano. Tra gli interventi concreti che saranno portati avanti dal progetto Prepair, c’è la realizzazione di una piattaforma permanente per la condivisione dei dati, il monitoraggio e la valutazione della qualità dell’aria nel Bacino padano, comprensiva anche degli effetti dell’inquinamento transfrontaliero Italia-Slovenia. Nel settore agricoltura, il programma individuerà lo sviluppo di uno strumento comune di valutazione delle misure per ridurre le emissioni degli allevamenti; è prevista, inoltre, la diffusione delle buone pratiche per l’utilizzo dei fertilizzanti, anche attraverso l’elaborazione di un sistema di assistenza agli agricoltori per limitare lo spandimento nei periodi a maggior rischio di accumulo di inquinanti in atmosfera. Nel campo dei trasporti, invece si mira ad elaborare strumenti comuni per supportare la mobilità pubblica, elettrica e ciclabile, oltre alla gestione razionale delle merci, anche attraverso l’adozione di azioni pilota e dimostrative. “La dimensione culturale – conclude Gazzolo – è fondamentale per vincere la lotta allo smog: ciascuno è chiamato a fornire il proprio contributo, a partire dai comportamenti quotidiani”.