Progetto di gemellaggio europeo sulla gestione dei rifiuti minerari tra l’Italia, la Francia e la Turchia
La delegazione turca è composta dai rappresentanti del Ministero dell’ambiente, della Pianificazione Urbana (MEUP), nonché dal Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali (MENR), guidati dai rappresentanti francesi e italiani.
Il gruppo di ricerca ha già visitato i siti francesi e, nei prossimi giorni, esplorerà alcune delle più importanti realtà minerarie sarde: la Laveria Marmod di Assemini, la miniera della Carbosulcis, Funtana Piroi di Escalaplano, Montecuccureddu a Orani e Monteponi a Iglesias, che si sono messe a disposizione per illustrare i propri progetti, ma soprattutto le proprie esperienze. La Turchia vanta ben 7.000 miniere in attività – dei più diversi minerali – dai sali di boro (utilizzati per le pitture antimuffa) ai minerali metallici quali oro, argento, zinco, piombo, alle pietre ornamentali. Attualmente l’attività mineraria è in pieno sviluppo e si registra l’apertura di una miniera metallica al mese. Per questi motivi l’approfondimento in materia di recupero ambientale è diventata una priorità.