Rinnovabili

Poteri occulti sui rifiuti nucleari

Poteri occulti sui rifiuti nucleari

 

(Rinnovabili.it) – La gestione in sicurezza dei rifiuti nucleari, come è noto, è uno dei principali problemi legati alla salute dei cittadini.

La delicata questione è tornata prepotentemente di attualità in questi giorni perché è in corso, nell’ambito di alcune commissioni parlamentari, l’esame del decreto di recepimento della direttiva 2011/70/EURATOM. Se tale decreto non verrà modificato, sarà un colossale passo indietro a scapito della sicurezza dei cittadini. Infatti l’indipendenza dell’Autorità di Controllo, Ente super partes preposto a garantire il corretto svolgimento della messa in sicurezza dei rifiuti nucleari, verrebbe messo in serio pericolo in quanto il suo controllo, destinato al Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente e della Salute, passerebbe quasi completamente al primo dicastero (unico caso al mondo ad esclusione del Giappone ante-Fukushima…).

 

Non solo: la SOGIN, la società che da anni si occupa della gestione dei siti di stoccaggio e del trattamento del combustibile radioattivo esaurito, verrebbe finanziata direttamente dai cittadini attraverso la componente A2 in bolletta e non, come sarebbe più giusto, a seguito di attività effettivamente svolte e certificate dall’Autorità stessa. Insomma un gran pasticcio di competenze, tipico del nostro sistema,  che genera un capovolgimento di ruolo tra controllori e controllati. E visto che la SOGIN ha fino ad ora svolto la sua attività con ampia dilatazione dei tempi ed un incremento dei costi verrebbe da pensare: ma non sarebbe meglio che attività così strategiche venissero affidate ad un’entità dall’efficenza operativa più comprovata? Su questioni così delicate non dovremmo neanche porci il problema…

 

Exit mobile version