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Pneumatici ricostruiti, la soluzione taglia emissioni

(Rinnovabili.it) – Quanto può far risparmiare all’ambiente ed alle tasche un ciclo virtuoso  dei  pneumatici? A rispondere è l’Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) che, sulla base degli studi condotti dalla società d’analisi Best Foot Forward, ha calcolato che, nel solo 2011, la seconda vita dei copertoni ha prodotto 40.200 tonnellate di CO2 in meno o, per dirla in altre parole, ricostruire un pneumatico piuttosto che fabbricarne uno nuovo comporta un risparmio del 30% di anidride carbonica. In realtà il beneficio non riguarda solo la qualità dell’atmosfera ma anche il bilancio economico, dal momento che questo tipo di copertoni sono in grado di tagliare voci come la richiesta di materie prime e i consumi energetici.

“La ricostruzione – fa sapere Airp in una nota stampa –  ha consentito di evitare di immettere nell’ambiente ben 33.062 tonnellate di pneumatici usati, di ridurre i consumi energetici di ben 114,1 milioni di petrolio ed equivalenti e di risparmiare materie prime per 32.597 tonnellate”. Inoltre, sempre nel 2011, “l’impiego dei pneumatici ricostruiti al posto di quelli nuovi ha consentito un risparmio per gli utilizzatori finali di 297,2 milioni di euro. Un risparmio, dunque, di notevole entità e che è andato a beneficio soprattutto degli operatori italiani del trasporto di merci che attualmente sono fortemente penalizzati dalla crisi economica e dalla concorrenza degli autotrasportatori dei paesi dell’Est”.

 

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